È la storia di un amore che ci ha ucciso prima di salvarci, del resto la vita non ti da ciò che vuoi quando lo vuoi. Ti da ciò di cui hai bisogno quando ne hai bisogno.

Vieni principessa, ti porto via con me, Fra le stelle di un altro pianeta, Dove non c'è il grasso e maledetto re, Che ti ha dato, ti ha preso la vita che c'è in te,, E dove il male non ti guarda e non ti tocca, E il sorriso vola ancora al nido della tua bocca. -Storia breve di due capitoli.-

- Prendo dei respiri profondi, cerco di non lasciarmi sopraffare dal dolore, di non lasciarmi divorare, invano. Mi sfioro con la punta delle dita la margherita impressa sulla pelle delicata del mio polso per prendere una forza che non ho, o forse per avere l'illusione di toccarla ancora una volta. Ci sono dolori da cui non si guarisce mai. Puoi sopravvivere, perché che tu lo voglia o no la vita va avanti ma questi dolori non li superi, semplicemente li prendi, li assimili e li rendi parte di te. Ad un certo punto è proprio in questi dolori che ti toglievano il fiato che trovi la forza di respirare ancora, nonostante tutto. - È la storia di un dolore capace di insinuarsi nelle parti più recondite e nascoste della mente, del cuore e del corpo umano. Una sofferenza che non si può descrivere. Un dolore che strazia l'anima. È la storia di Ignazio e Rebecca.

-Continuo di "L'amore non basta (quasi) mai", necessaria la lettura per comprenderne a pieno le dinamiche.- Come si affrontano le paure che un tempo ci hanno bloccati quando abbiamo altre persone che dipendono da noi in tutto e per tutto? E l'amore, davvero può bastare? Ignazio e Rebecca tornano a farci scoprire un po' della loro vita, in cosa è cambiata e in cosa no.

- Come si può scegliere tra famiglia e cuore? Non sono la stessa cosa? Di certo dovrebbero esserlo! Come è possibile sentirsi vittima e carnefice allo stesso tempo? Eppure è proprio così che mi sento. Vittima del mio dolore e della mia vita andata in fumo e carnefice del tuo dolore e della tua vita andate in fumo. Spero un giorno tu possa perdonarmi davvero. - Scegliere, saper perdonare e chiedere perdono, queste sono le parole che racchiudono il viaggio di Ignazio ed Asia.

-Continuo di "Como estrellas", necessaria la lettura per comprenderne a pieno le dinamiche.- Abbiamo lasciato Ignazio ed Asia separati, entrambi sicuri e decisi di voler voltare pagina, per il bene di tutti. Ma cosa succederebbe se improvvisamente la vita li rimettesse, per l'ennesima volta, sulla stessa strada?

"Si amavano troppo per negarlo. Si amavano troppo per non dirlo. Si amavano troppo per staccarsi. Si amavano troppo." Martina è l'ex fidanzata di Gianluca Ginoble. Lei è davvero innamorata del ragazzo, e continua a non capire il perché Gianluca l'ha lasciata. Vuole solo tornare con il ragazzo che le fa battere il cuore, che la ama per quello che è, e non per quello che fa. Eppure qualcosa li ha separati, qualcosa che non sanno. Ma Martina ha una cosa a cui Gianluca non può rinunciare, solo che lui non lo sa... ·ATTENZIONE· Fatti, personaggi secondari e luoghi sono frutto dell'immaginazione della scrittrice, qualsiasi riferimento è puramente casuale.

Questa storia parla di una ragazza che è sempre stata innamorata del suo idolo. La stessa persona che lei ha ritenuto impossibile, dal punto di vista sentimentale, le cambierà la vita...il resto lo scoprirete solo leggendo...buona lettura fanciulle!!❤️

Lei una semplice ragazza proveniente da un piccolo paesino in provincia di Caserta. Lui un semplice ragazzo proveniente da Marsala. Lei è Irene. Lui è Ignazio del Volo.

-' non voglio che tu te ne vada. Non voglio che tu affronti da sola tutto questo. Voglio starti accanto come diavolo fai a non capirlo?'- sbottò lui alzando di un tono la voce -' per me non sei un peso. Stare con te, starti accanto è la cosa che più desidero ora. L'unica cosa che desidero. '- continuò parandosi di fronte.-'come fai a non capire che mi piaci, mi sei piaciuta dal primo momento. Mi piace la tua testardaggine, la tua permalosità, la tua semplice eleganza che attrae qualsiasi uomo eppure non te ne rendi conto... minchia quanto sei bella.'- sorrise sghembo-' Mi piace il tuo modo di chiudere gli occhi per godere delle mie carezze, i tuoi abbracci stritolatori e soprattutto il tuo lasciarti abbracciare da me: sembri fatta a misura mia, mi piace il modo in cui ti mordi il labbro quando mi guardi perché mi desideri...lo vedo, lo sento. Non sono stupido. ' - concluse Ignazio ormai urlando mentre lei era ferma lì, immobile, con le lacrime agli occhi, incapace di reagire.