Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.

Elena pensa di essere una semplice adolescente lei e un po come dire ; STRONZA BASTARDA MENEFREGHISTA ACIDA ma lei non sa ancora che e la cratura piu potente di questo universo

DAL 28 NOVEMBRE IN LIBRERIA Sono passati mesi dal ultimo scontro tra Jennifer e Caleb, i due ormai non si parlano più e Jennifer ha deciso di andarsene dal dormitorio maschile e di alloggiare per un po' dalla sua amica Lyla durante il periodo di assenza della sua compagna di stanza. Ma quando quest'ultima torna Jennifer, se vuole continuare gli studi, è costretta a tornare nel dormitorio maschile. SEQUEL DI "QUEL COINQUILINO SNERVANTE"

Ed ecco il ritorno della nostra amata protagonista Emma. Quest'anno dovrà affrontare la seconda media e troverà molti ostacoli, ma riuscirà a superarli? Se siete curiosi di scoprire cosa accadrà, vi auguro una buona lettura. Scritto da Giuly_Writer

mi chiamo Kimberly Rox e sono di londra. ho 18 anni e vado al quinto anno di superiori. mi considerano tutti una cattiva ragazza beh..hanno ragione. sono asociale ma grazie a un ragazzo comincerò ad aprirmi un poco con la gente. tratto dalla storia: -tu disegni la mia musica-dissi giocando con le sue lunghe dita. -che significa?-domandò curioso. -non lo so..mi è venuta in mente così..forse voglio dire che..visto che io amo la musica e i disegni il fatto che...non lo so Styles!-dissi sbuffando. -avvolte fai ragionamenti senza senso eh Rox-disse ridendo. si aveva ragione. i miei ragionamenti la maggior parte delle volte sono strani e senza senso. ma è per colpa sua. del suo stupidissimo sorriso che ogni volta mi fa diventare demente per quanto è favoloso. -in questa storia sono presenti gli One Direction.

Primo libro di "Enola la lupa solitaria". -Mamma! Mamma!- Chiamai dalla disperazione. Mia madre mi corse incontro ma venne fermata da mio padre. -lasciala stare. È la debole della cucciolata deve andar incontro al suo destino! Lasciala lì -disse addentando la coda di mia madre. Era inverno ed ero ricoperta di neve fino al collo. Tremavo dal freddo e pregavo mia madre di non lasciarmi sola. Mio padre mi ringhiava e io abbassavo le orecchi in segno di sottomissione. -ti prego padre...- -no- si girò dandomi la coda e tutti lo seguirono; i miei fratelli e mia madre. In quel momento giurai che se fossi sopravvissuta e se avessi avuto una cucciolata non avrei abbandonato nessuno dei miei figli anche se sapevo che sarebbe morto per la selezione naturale. Avevo cercato di seguirli ma erano troppo veloci. Mi sarei vendicata. L'avrei fatto soffrire come lui ha fatto soffrire me.

" quando troverai il tuo compagno di vita, qualunque cosa lui faccia, tu lo perdonerai perché siete stati legati l'uno all'altra e se starete lontani nessuno dei due troverà pace". Solo ora capisco che vuol dire. La rabbia e il rancore mi ha portato via la cosa più importante per me. Devo trovare un modo per comimicare con lui e riaverlo. Devo farlo subito prima che sia troppo tardi.

un paio di storie horror.. buuh

Sentí la badante e la professoressa di nome Mercedes che dicevano.. Mercedes:" Non vedo l'ora di aggiungerle alla mia collezione." La badante:"Ma é sicura che ci entreranno insieme alle altre bambole?".