Elenco di lettura di xgaiap
3 stories
The Fear by Little57
Little57
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La Paura non è solo una cosa astratta. La Paura non è il mostro nell'armadio, ne il fantasma sotto al letto e tanto meno quella sensazione spiacevole dell'essere osservati da qualcuno. La Paura è qualcosa di vivo e concreto. Qualcosa che si svela a pochi curiosi in cambio della loro linfa vitale. Tutti i diritti riservati.
All That Matters by SpreadYourWingsEFP
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SEQUEL DI "THE WORDS I NEVER TOLD YOU" «Tu la ami?» gli chiese in tono innocente. Vidi il ragazzo leccarsi le labbra e passarsi una mano tra i capelli, ma, quando capì che non avrebbe potuto continuare a non rispondere, chiuse semplicemente gli occhi come se tutto ciò che aveva in testa lo stesse ferendo fin troppo. Li riaprì solo dopo diversi secondi per guardare nuovamente la bambina, ma questa volta la calma, arrendevolezza, sincerità e tristezza mischiate in quelle iridi verdi mi bloccarono il respiro. «Si, la amo» confessò infine, rivolgendole un piccolo sorriso che raggiunse gli occhi, illuminandoli e facendoli quasi brillare nella fioca luce del tardo pomeriggio. «Così?» chiese ancora Anaya, distanziando le piccole manine di appena pochi centimetri. «O così?» Questa volta le distanziò il più possibile, allargando al massimo le braccia. Harry rise, in modo così sincero che il cuore sembrò scoppiarmi, poi rimosse la mano dalla schiena della bambina per allargare entrambe le lunghe braccia quanto più potesse. «Così» confermò, ed un brivido non tardò ad attraversarmi la schiena a quella dichiarazione indiretta, «e anche di più.» «È tanto» mormorò lei contro il suo petto. Harry le sorrise ancora. «Non può essere misurato.»
My Boyfriend's Brother by SpreadYourWingsEFP
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«Ti paga?» gli chiesi sovrappensiero; si voltò verso di me con le sopracciglia aggrottate, così indicai con la testa la borsa che cadeva al centro del suo petto. «L'università. Ti paga per scattare foto a tutti gli eventi?» Harry e la sua macchina fotografica erano praticamente un tutt'uno, ma mi ero sempre chiesta se lo facesse solo per hobby o se ci guadagnasse anche qualcosa. Tuttavia quella che a me sembrava essere una domanda lecita era, ai suoi occhi, probabilmente stupida, poiché si lasciò scappare uno sbuffo divertito. «No, non mi paga.» [...] «Sono belle» dissi con sincerità, riferendomi alle fotografie. Sollevai lo sguardo per osservarlo quando non rispose e, anche se non mi ringraziò, vidi comunque un sorriso compiaciuto combattere per spuntare sulle sue labbra piene.