"perchè non ci si libera facilmente di uno come lui, ed io probabilmente non me ne vorró mai liberare"

[NON VERRÀ COMPLETATA; a causa di perdita di interesse e a causa del lungo tempo passato non continuerò; se volete comunque leggere non vi fermo] Una ragazza. Un fratello "sperduto". Un passato difficile. Una nuova vita. Un campanello che suona, ecco cosa cambiò la vita alla povera Federica. E ora cosa succederà? La sua vita viene sconvolta da nuovi incontri. Il suo sogno si avvera solo grazie al fratello. Potrebbe mai andare meglio di così? Eppure la vita riserva anche le cose brutte che possono accadere.

"E se domani ne avessi l'occasione? Insomma, nonostante i legami, il lavoro...Se domani decidessi di partire davvero e lasciarti tutti e tutto alle spalle, lo faresti sul serio?"

Lui sorrise contro le mie labbra. "Sai ?" mi chiese all'improvviso. "Cosa?" gli chiesi io curiosa. "Sei la prima ragazza in assoluto che osa contraddirmi " disse con un tono di voce sensuale. "Come...?" gli domandai io non capendo dove voleva andare a parare. "E mi piace" disse lui con fare ovvio. "Ma non ti conviene continuare perchè potrei perdere la pazienza da un momento all'altro". Si avvicinò ancora di più, se era possibile e mi lascio un piacevole bacio sul collo. Io emisi un gemito di piacere.

Due gang rivali. Regole inviolabili. Questa è la storia di due ragazzi , Melissa e Valerio.

< Ma tu sorridi sempre?>, chiesi sorridendo a mia volta. Era strana quella ragazza, la conoscevo da circa un'ora e non aveva fatto altro che sorridere. < Sì, sono molto happy>, confermò allargando il suo sorriso e poggiando la schiena sui cuscini. Notai subito le fossette proprio nel mezzo delle sue guance, che le conferivano un aspetto dolce. Aveva gli occhi grandi ed allegri, nonostante fossero visibilmente stanchi. < Anche tu lo sembri>, affermò guardandomi con gli occhi socchiusi, come se mi stesse analizzando. < Chi, io?>, chiesi indicandomi poggiando il dito indice della mano sinistra sul petto. <No no, sono tutto il contrario>, continuai, scuotendo lievemente la testa, per rendere ulteriormente l'idea. < Oh, abbiamo qui con noi un ragazzo Unhappy >, esclamò lei sorridendo, facendo sorridere anche me di rimando.