IN REVISIONE. 《Mi volevo scusare per eventuali errori, scrivo col telefono, spero vi piaccia♥》 Se solo ti penso, le gambe mi tremano, le mani raggelano,il fiato si fa sempre più corto. Vacilla, fino a sparire del tutto. Dal capitolo 22 "Non voglio parlare, vai a dare il numero a quella cosa" io "Sei gelosa? " mi chiede Travis "Ma come ti salta in mente, io gelosa? Pff" io "Dai si vede che sei gelosa" Travis "Ti ho detto che non sono gelosa. Sono solo incazzata. Non ti devono .guardare, parlare, toccare, sfiorare, pensare. Non devono nemmeno sapere che tu esisti. Tu per loro non esisti. Capito? Io non sono gelosa" io. "Dai piccola sai che voglio solo te" disse avvicinandosi

COMPLETO "Sai amare quando sei in grado di perdonare" Appena trasferita da Washington a NewYork per il lavoro dei suoi genitori, Layla Black ha solo uno scopo: passare inosservata. Suo malgrado però già dal primo giorno di scuola attira l'attenzione di tutto l'istituto: si scontra con Demon Schwartz, il modello del momento, colui che solo con uno sguardo fa cadere tutte ai suoi piedi. Non appena i loro occhi si incrociano tra di loro inizia una guerra fatta di scherzi e ripicche che riescono a fare vacillare i loro muri. Questo li porterà, nonostante le incomprensioni, i continui ostacoli e un passato irrisolto, ad abbassare le difese per poi essere travolti da sentimenti nuovi a entrambi. ~●~●~●~ Lei è la classica brava ragazza. Lui all'apparenza sembra il classico badboy ma sarà veramente così?

« È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie » Cinque sorelle, due giovani scapoli ricchi e contesi tra molte altre donne. Elizabeth e Jane, le due sorelle più grandi non contagiate dalla frivolezza della loro madre e in cerca di marito. Dal testo:"Ho lottato invano. Non c'è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami."

Lo sguardo di quel ragazzo su di se le fece alzare il volto da terra per vedere a chi appartenessero quegli occhi che cercavano di scavare dentro di lei. Ciò che vide la paralizzò, quegli occhi che la guardavano erano i più belli che avesse mai visto, il verde brillava nella semioscurità del vicolo e vi si leggeva forza e calore, ma allo stesso tempo trasmettevano distacco e freddezza. Non riusciva proprio a staccare lo sguardo il suo cervello dava il comando, ma i suoi muscoli non reagivano, più li guardava più ne rimaneva incantata, incastrata, invischiata.