AVVISO --> una delle prime storie scritte. Ormai risale al 2015/2016 (periodo storico per storie di questo genere). Troverete vecchi cliché. Leggete a vostro rischio e pericolo. _________________________________________ "Come ti chiami bambina?" Chiese il piccolo alla piccola bambina che giocava da sola. Lei alzò per poco lo sguardo sulla figura poco più grande di lei e lo riabbassó subito dopo. "K-kim" Rispose lei timida mentre continuava a giocare con le piccole margherite. --------------- "Mi prenderò sempre cura di te, Kim" Disse il bambino prima di stringerla forte mentre lei piangeva sul suo petto. --------------- "Per sempre Matt?" Chiese la ragazza incatenatando il suo sguardo con quello del ragazzo. "Per sempre" La baciò e la tenne stretta tra sue braccia come se avesse paura di perderla. --------------- ATTENZIONE: può contenere scene di sesso, se non volete leggere andate oltre!

Amy, é sempre stata costretta a rispettare le scelte dei suoi genitori anche controvoglia, per questo sta per andare a vivere da sola in una nuova casa. "Te ne pentirai quando ti accorgerai che cucire due stracci non ti daranno gli stessi soldi e la stessa fama di un buon medico" queste sono le parole che suo padre continua a ripeterle da quando ha confessato la sua passione per la moda. Amy sta per cominciare l'università di moda nella sua amata Londra. Manuel, modello brasiliano si é appena trasferito a Londra per lavoro e sarà il nuovo vicino di casa di Amy I due si odieranno a morte, ma ancora non sanno che lavoreranno a stretto contatto. Riusciranno ad andare d'accordo o continueranno a litigare?

⚠CAPITOLI IN FASE DI REVISIONE⚠ Sconosciuto: Facciamo un gioco? Kate: Chi sei? Sconosciuto: Questo ora non ha importanza. Allora ci stai? Kate: Mh ok...di che si tratta? Sconosciuto: Il gioco delle 30 domande Kate: Quello in cui io ti faccio 30 domande e tu ne fai 30 a me? Sconosciuto: Questa volta cambieremo le regole. Tu avrai il diritto di farne 30 a me. Una ogni giorno. Io invece avrò la possibilità di fartene solo una e sarò io a decidere quando. Kate: Sembra bello. Ci sto! Sconosciuto: Che il gioco abbia inizio... * * * TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A ME, PERCIÒ È SEVERAMENTE VIETATO COPIARLA SENZA IL MIO PERMESSO! ●Storia scritta e completata nel 2016● Vi chiedo scusa per gli errori di ortografia o di stesura che troverete nel corso della lettura, cercherò di correggerli appena posso, perciò basta con gli insulti. Chiedo inoltre a chi ha già letto la storia di non fare spoiler.

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.

Julia ha 17 anni e va in terza superiore. Ama leggere e ama scrivere. Odia Peter. Peter ha 19 anni e va in quinta superiore. E' il migliore amico del fratello di Julia.Ama andare con una ragazza diversa ogni sera. Odia Julia. Julia e Peter si odiano da morire, litigano sempre. Ogni giorno è sempre la stessa storia. Ma cosa succederebbe se questi due capissero che anche se si odiano da morire si piacciono? Lui annuì e sussurrò: "Hai ragione zombie, sono uno stronzo." Ammise piano. Sorrisi vittoriosa. "Menomale che te lo dici anche, è una buona cosa." Ammisi sbuffando. "Però si vede che se due stronzi si incontrano finiscono per amarsi." Disse piano toccandosi la guancia dolorante dove prima avevo tirato lo schiaffo. Ex titolo: Do You want to play? Do not fall in love. Love is not a game- disponibile su Kindle ed ora su Amazon in cartaceo. Potete ordinarlo anche in libreria! Sequel: You Told Me You Never Fall In Love

DISPONIBILE SU AMAZON IN EDIZIONE CARTACEA E IN EBOOK. La sensazione di non essere mai al proprio posto; quella voglia di scappare e non voltarsi indietro; l'impulso di distruggere tutto solo per vedere il mondo a pezzi quanto te. Emily è alla disperata ricerca di una mano che la afferri e la strappi a sé stessa, alle parole degli altri che le sono rimaste incollate addosso. La soluzione le arriva in un pomeriggio di noia, mentre il vapore di una tazza di cioccolata fumante le annebbia i pensieri, oscurando anche un po' di quel dolore che si porta dentro. Partire! Non per scappare ma per correre incontro a quei sogni che da tempo non si permette più di disegnare. Un'avventura, dall'altra parte dell'oceano: l'ultimo anno di liceo in una nuova scuola e la possibilità di essere finalmente ciò che vuole. Mentre guarda fuori dal finestrino di un aereo diretto a Los Angeles, sentendo le nuvole accarezzarle i piedi, non immagina che poco distante da lei, una vita ancora sconosciuta è già incatenata alla sua. Cameron, occhi profondi e smarriti da bambino che fanno a pugni con la sua espressione da uomo arrabbiato, sta tornando a casa, con una valigia di segreti e rancori. Non sa che sullo stesso aereo, a qualche sedile da lui, Emily lo sta aspettando. Dicono che si passi troppo tempo con la testa china sullo smartphone e che dietro l'angolo ci aspetti silente il pericolo dell'alienazione. Ma se le dita che scorrono frenetiche sullo schermo stessero dando corpo, voce e odore ad una storia che aveva bisogno di essere raccontata? Se i caratteri potessero essere infiniti come le sfumature delle emozioni? 19.01.2016 05.08.2016.

"Questo libro potrebbe renderti triste, ma il suo scopo è di farti sorridere, ridere, innamorare dei personaggi, semplicemente farti fermare e godere la vita per un momento." ATTENZIONE! Questa storia non è mia, è solo una traduzione, la storia originale è di RubixCube89201, che mi ha dato gentilmente il permesso di tradurla. ATTENZIONE! (Nr.2) La vera e propria "descrizione" sarà il primo capitolo, visto che supera i 2000 caratteri.

Joyce non capisce niente di matematica, salta gli allenamenti in palestra appena può ed è cotta del suo amico Ben dall'inizio del liceo. Christopher è il figlio del nuovo sceriffo, nato per giocare a football e per risolvere problemi di matematica con la stessa semplicità con cui prende la vita. La morte di Margot, amica d'infanzia di Joyce, avvicina inevitabilmente due persone già destinate ad incontrarsi e travolgersi in un turbine di emozioni. #1 in Teen Fiction ❤

Charlotte é l'ultima vergine rimasta nella sua scuola, una scuola in cui prendere la verginità delle persone é uno sport. Lo sport ha cinque concorrenti principali. Tyler Bradshaw, il misterioso bad boy; Alec Jennings, l'atleta; Ian Jameson, il ragazzo ricco e spavaldo; Beckett Cartwright, il rinomato genio e Lucas Chandler, il suo migliore amico. Con tutti i ragazzi determinati a vincere il nome di Verginator, ce la farà Charlotte a tenersi la sua verginità? La storia non é mia, ma di @laughterandjynx ed io la traduco con il suo permesso. Spero vi piaccia. Xx Inoltre, i diritti della traduzione sono riservati a me e quindi la copia di capitoli interi o anche solo di pezzetti verrà segnalata.

DISPONIBILE IN CARTACEO ED EBOOK. POTETE TROVARLA SU AMAZON O ORDINARLO IN LIBRERIA. Si odiano. Si fanno del male. Loro sono nemici senza benefici. Avalon e Julian sono un turbinio di emozioni contrastanti. Sono nemici da una vita; farli andare d'accordo è impossibile. Si odiano, si prendono in giro, si fanno dispetti a vicenda. Lei ha letto troppe storie d'amore ed è convinta di sapere già il modo in cui finiranno le cose. Ma non è così quando si tratta di Julian, capitano della squadra di football, l'unica persona che lei vorrebbe ammazzare, anche a costo di finire in prigione. In una famiglia un po' strana, con due fratelli gemelli che la fanno uscire pazza, una migliore amica dislessica, che finge di essere la figlia di Rocky Balboa e pensa che prendere le persone a pugni in faccia sia normale, un vicino di casa che le rende la vita un inferno, Avalon è costretta a fare ricorso a tutta la pazienza che le è rimasta, per riuscire a sopravvivere agli ultimi mesi di scuola. Nonostante l'odio tra i due, e nonostante la voglia di uccidersi a vicenda, l'unica cosa che sarà in grado di farli riavvicinare, sarà l'autocorrettore del cellulare. Tutto per colpa di una parola sbagliata. Avalon pensava che la sua vita stesse diventando troppo cliché, un po' come nelle storie d'amore che ha letto, finché non ha capito che in realtà la sua vita è come una tragicommedia e che lei come protagonista fa schifo.