Caricó la pistola, un'azione che non faceva da troppo tempo ma per questo non si sentì messa sotto pressione ma anzi si sentì stranamente felice di quello che stava per fare. Era sicura di ogni suo movimento e sembrava sotto l'impulso di una forza oscura che la stava riportando sulla vecchia strada. Accarezzo la canna della sua scintillante pistola e la guardò attentamente. "Ciao mia cara." sussurrò lei alla sua inseparabile amica degli anni passati. Si rendeva conto che per far parte di nuovo della Suicide Squad doveva riabbracciare la pazzia. Se non tutta almeno una parte, oppure non avrebbe mai trovato il coraggio di proseguire in questa lotta. E questo richiamo alla pazzia la faceva sentire viva. Era tornata alla sua vecchia vita.

"Tu mi hai solo usato. Non ero proprio un bel niente per te!" avanzò nella stanza trovandosi a povhi metri a da lui. Lo guardò attentamente e si chiese dove aveva trovato esattamente la bellezza in quella figura che ora le ispirava solamente odio. "Si e lo ammetto. Mi è piaciuto sfruttarti. Sei caduta facilmente nella trappola." disse lui alzandosi dal divanetto e appoggiando il bicchiere sul tavolino. "Mi fai schifo, lurido bastardo! Mi hai portato alla rovina! È tutta colpa tua se io sono così!" disse Harley cercando di schiaffeggiarlo ma lui la allontanò con uno spintone. Era stanca, delusa e con il cuore a pezzi. "Beh tesoro, non fare così. Alla fine, anche tu ci hai guadagnato. Ora sei pazza, proprio come me. Questa è una caratteristica che nessuno può avere a questo mondo, apparte il sottoscritto. Considerati...come dire? Onorata di questo dono che ti ho fatto." disse Joker per poi scoppiare in una risata malefica. La risata che Harley aveva tanto amato ora le faceva solo perdere il controllo. L'aveva presa in giro un'altra volta. Per l'ennesima volta lei aveva amato alla follia un uomo pazzo. Lo stesso pazzo che l'aveva rubata al suo lavoro e alla sua vita. Non lo avrebbe mai più perdonato. Lo aveva giurato. E lo avrebbe fatto.

"Lei era semplicemente la mia parte mancante, l'avevo osservata nelle mani degli altri, l'avevo desiderata, sognata e tutto ciò che avrei voluto fare era stare a guardarla ore ed ore mentre mi parlava. Lei era come un dipinto in un museo, lei era Arte. L'avrei guardata per ore senza mai stancarmi di lei." Margot Robbie + Jared Leto ©svicidedoll

Nella mia vita non ho mai creduto nel destino, ho sempre creduto che si trattasse di casualità o che fossero gli spiriti dei defunti che in qualche modo volevano aiutarci o inviarci un segno. Ma ora so che non è così. Se non si crede in qualcosa di più grande succede il finimondo, è il caos più totale. Me lo ha insegnato un uomo, non troppo normale, qualche anno fa. Io lo credevo un maniaco ma ho scoperto che ha un lato buono infondo, molto infondo. COVER FATTA DA ME

Tutti conoscono il Penitenziario Federale di Belle Reve, sanatorio situato a Terrebone Parrish, in Louisiana. Come potrebbe essere possibile il contrario, vista l'enorme presenza di metaumani e supercriminali rinchiusi lì dentro? Ma chi conosce davvero ciò che vi accade e chi vi è ospitato? Nessuno può avere la risposta a questa domanda, se non chi ci lavora e chi è costretto a scontarci la propria pena. Si mormora che a Belle Reve regni il caos nonché la forma pura del Male. Difficile smentire queste voci di corridoio, se in questo sanatorio vi sono rinchiusi folli criminali come Harley Quinn, la "fidanzatina" nonché complice del più pazzo clown omicida di tutti i tempi... E se ci fosse un evasione? Cosa accadrebbe? Chi potrebbe dirsi più al sicuro? Lasciatevi condurre dalla follia Entrate anche voi nell'oscuro mondo del crimine ||Potrebbe contenere scene di violenza e morte (non forti). Si tratta di una storia sui criminali di Gotham, perciò non potrebbe essere altrimenti||