(IL TITOLO IN INGLESE È GIUSTO.) «Voglio dimenticare il passato e tutti i problemi, per ricominciare con te, che sei riuscita ad occupare i miei pensieri fin dalla prima volta che ti ho vista, che sei riuscita a cambiare la mia giornata con un sorriso e che mi hai cambiato completamente la vita. Voglio ricominciare da capo, con te» Ogni singola parola che viene fuori dalle sue labbra va a colpire lentamente il mio «Questi » dice sfiorando il mio lobo «ci ricorderanno per sempre questo giorno. Ci ricorderanno il nostro inizio, insieme. Perchè è questo che sei per me, il mio inizio e la mia nuova vita» #1 FanFiction

DAL 28 NOVEMBRE IN LIBRERIA Sono passati mesi dal ultimo scontro tra Jennifer e Caleb, i due ormai non si parlano più e Jennifer ha deciso di andarsene dal dormitorio maschile e di alloggiare per un po' dalla sua amica Lyla durante il periodo di assenza della sua compagna di stanza. Ma quando quest'ultima torna Jennifer, se vuole continuare gli studi, è costretta a tornare nel dormitorio maschile. SEQUEL DI "QUEL COINQUILINO SNERVANTE"

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.

In cui Manuel ha un'ala spezzata e Simone si prende tutte le sue lacrime. [AVVISO: Ci sono dei riferimenti alla fanfiction "Scacchi", ma la OS può essere letta anche indipendentemente dall'altra ff.]

Di una gita, arte e tanto amore.

A volte, il treno dell'istinto corre più veloce di quello della razionalità. A volte, il ritardo di quest'ultimo, può fermare il tempo anche solo per un istante.

Succede di nuovo, alla fine del quinto anno. La maturità, una festa, una birra di troppo, il desiderio scottante. Simone e Manuel condividono qualcosa di grande, così grande da togliere il respiro. La mattina dopo, Manuel non c'è. Tra le ombre, è più facile scappare.

"Io non ce la faccio." disse Simone con un sospiro. Il peso del rifiuto premette sul cuore di Manuel fino a schiacciarlo. O Stavolta è Simone ad avere paura e Manuel a dargli coraggio.

Manuel e Simone non si parlano da mesi, il loro rapporto ormai minato dall'amore non corrisposto. Ma le bugie si raccontano alla mente; al cuore non si può mentire. E si sa, gli occhi sono lo specchio del cuore. Oppure Chicca vede amore dove nemmeno Manuel lo vede, e decide che è arrivato il momento di offrirgli un paio di occhiali.

Simone respira più morte che vita. Manuel non riesce a dormire.