Nelle eleganti strade di Tahoe City, le famiglie aristocratiche vivono nell'illusione che i loro segreti oscuri, protetti da un velo di prestigio e potere, resteranno sepolti per sempre. Tuttavia, una serie di messaggi anonimi minacciano di svelare una verità oscura nascosta dai figli delle cinque potenti dinastie. Mentre la città è intrappolata tra menzogne e inganni, un destino intrecciato di vendetta e un amore proibito emergono. Ben presto, i Lauders, i McCarthy, Mars, i Walton e i Cox si metteranno a dover fare i conti con l'unica cosa da cui non possono scappare: la verità. Ma i cittadini di Tahoe City, sono pronti a scoprire cosa si cela dietro le macabre famiglie che comandano la loro città?

/SOTTO REVISIONE⚠️/ La vita di Alexandra Morris non potrebbe essere più monotona; Le sue priorità sono lo studio, avere ottimi voti e puntare sempre al massimo. Ma non per tutti è cosi. Daniel Walker, ragazzo detenuto in un centro di riabilitazione minorile, sta per compiere la maggiore età e non ha la minima intenzione di passare altri anni preziosi in carcere. La richiesta bizzarra proveniente dalla scuola della ragazza prevede che quest' ultimi collaborino, e che Alexandra dia regolarmente lezioni di recupero al ragazzo. Tra litigi, ostacoli e odio reciproco i due riusciranno ad andare d'accordo? E se l'attrazione diventasse inevitabile? [Linguaggio volgare presente, ci tengo a precisare che con questo libro non spingo nessuno a trovare la possessione una cosa positiva, è solo il tema della mia storia!] |L'OPERA È PROTETTA DA COPYRIGHT, TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI| STORIA INIZIATA: OTTOBRE 2018

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.