Lottie è davvero, davvero ossessionata da Harry Styles, e quando prega Louis di andare a un suo concerto è lui che trova due biglietti all'ultimo secondo, così da accompagnarla, defilandosi nella balconata superiore per guardare sua sorella e il suo cartellone dall'alto. Mentre suona la band di apertura, però, ha l'occasione di parlare con il più bel ragazzo del mondo per meno di un'ora che gli sembra un lungo sogno, prima di salutarlo con rammarico e borbottare per la possibilità di non rivederlo mai più. E rimanerci letteralmente di sasso nel vederlo cantare sul palco. Oppure, dove Harry stava osservando il suo stesso pre-concerto dal punto giusto, quello in cui ha finalmente incontrato qualcuno disposto ad andare oltre fusi orari, fama, scandali e fan invadenti, e che lo terrà attaccato a telefono e computer durante tutto il suo tour, e perché? Perché ne vale la pena.

Era diventato un appuntamento fisso: Louis sedeva allo stesso tavolo di quel pub ogni sera. Scriveva, scriveva, e osservava il bellissimo sconosciuto dai capelli ricci di cui non conosceva il nome. AVVERTENZE: linguaggio esplicito, scene di sesso dettagliate.

"Puttana." "Ti eccita chiamarmi così?" "Mi eccitano le ragazze, Harry." "Secondo me ti ecciterebbe di più un cazzo in gola." "D'accordo, me ne vado" si spazientì Louis, girandosi per andare a cercare Niall, ma venendo bloccato da una mano che si posò sulla sua spalla. "Ehi...Va bene se ti fa sentire vivo. Non guardarti indietro, Louis... Vivi la tua vita, anche se è solo per stanotte" gli sussurrò Harry all'orecchio, prima di lasciargli la spalla, scoccandogli un ultimo sguardo penetrante, e andandosene via. One shot larry ispirata alla canzone "Alive" degli One Direction louis!top harry!bottom

"Io non tradisco" mormora Louis, ma non lo sta ancora spingendo via. "Lo so" Harry risponde, mentre le punte delle dita esercitano una leggera pressione sulla schiena di Louis. "Io e lei. Ci siamo presi una pausa" dice lui, e le sue mani stanno scivolando lungo il corpo di Harry, allacciandosi alla cima dei suoi jeans. "Non è tradire" Harry prende un respiro incerto. "Lo so" (Louis si sta trasferendo dall'appartamento che condivide con Harry perché Eleanor pensa che siano troppo dipendenti l'uno dall'altro. Harry non può lasciarlo partire.) [Harry/Louis || One shot || domestic!Larry || Louis!Tops || 8139 parole || #106 in One Direction 15.02.2021 #127 in Larry 10.02.2021 #302 in Fanfiction 13.02.2021

Harry ha diciannove anni; dovrebbe divertirsi come non mai quest'estate e andare a letto con ragazzi diversi. Preferibilmente ragazzi che soddisfino le sue esigenze leggermente spinte. Questo sfortunatamente non sembra accadere. Proprio quando è sul punto di arrendersi, Harry entra in un bar ed esce con un ragazzo di nome Louis. 20k parole divise in tre parti. Questa storia non è mia. L'originale si trova su ao3 e tutti i diritti spettano all'autrice originale della storia @/Sisusen che mi ha gentilmente concesso di tradurla.

"Ti piacerebbe un tour della casa?" Harry chiede e se Louis non sapesse meglio, assumerebbe che quella negli occhi di Harry sia pura innocenza e non uno sfarfallio di malizia. "Mi piacerebbe," risponde Louis, e davvero, non può essergli dato torto quando allunga la sua mano e la lascia prendere da Harry per condurlo dentro casa per un tour che, il più grande spera, finirà con Louis che fa un altro tipo di tour - uno che coinvolga molti meno vestiti e Louis che esplora il corpo di Harry invece che la sua casa. Oppure, quando un Harry sedicenne porta un amico ventunenne di sua sorella nel bagno della casa dei suoi per farsi scopare mentre il riccio registra tutto. ༄ [Harry Styles/Louis Tomlinson 16yo!Harry 21yo!Louis One Shot, 9k parole] ༄ *DISCLAIMER* Questa one shot _non_ è mia ma di givemesumaurgravy su ao3 , io l'ho semplicemente tradotta. This one shot _is not_ mine. It was written by givemesumaurgravy on ao3, I just translated it.

Quando Louis viene sfidato a fare un book. E H è il fotografo.

"Mi va bene chiamarti piccolo e basta. Giuro. Non sono un pazzo pervertito." "Okay... daddy?" "No. È inquietante." "Okay, solo piccolo allora." "Solo piccolo. Tu puoi chiamarmi semplicemente Lou." "Lou... mi piace." "Bene. Non vedo l'ora di scoparti." "Allora accelera con questa macchina" disse Harry, alzando gli occhi al cielo. Louis fece come detto, senza ribattere, e posò una mano sulla coscia del più piccolo. "Alla fine eri davvero gay, però" aggiunse dopo poco. "Già. Molto gay." Il più grande scosse la testa, ridacchiando, e premette di nuovo il piede sull'acceleratore. Harry odia le cene del partito di suo padre a cui è obbligato a partecipare da quando è bambino. Ha anche un brutto ricordo, di una di quelle cene di tanti anni prima, ossia un ragazzino poco più grande di lui che gli ha tirato i capelli e l'ha fatto piangere. Un ragazzino che sarà anche alla cena di quella sera e che, in realtà, Harry non ha mai dimenticato. E viceversa, ovviamente.

Harry Styles aveva ventidue anni, era iscritto alla facoltà di lingue ed era indietrissimo con gli esami. Questo di giorno, perché di notte diventava il ragazzo più richiesto su toyweb, un sito dove era permesso caricare video fatti in webcam, non aveva importanza quanto spinti fossero. [...] Louis Tomlinson aveva venticinque anni, aveva iniziato da poco il tirocinio presso un avvocato amico di famiglia e non faceva altro che ripetere a Harry che presto avrebbe sposato Eleanor. Os partecipante al fest "Always in my heart"

"Davvero te l'ho fatto tornare duro?" lo interruppe Louis. Harry abbassò la testa e, mordendosi l'interno delle guance, annuì quasi impercettibilmente. "Vuoi farti un'altra sega in classe, allora?" "No, Cristo. Non lo farò più." "Vuoi fartela qui? Posso dire alla prof che avevi bisogno di pisciare per farti guadagnare cinque minuti in più, se vuoi" propose Louis, seriamente. "Uhm, no. Penso mi passerà in fretta, non sono così eccitato" ridacchiò imbarazzato Harry. Louis fissò gli occhi nei suoi e, totalmente all'improvviso, gli premette la mano destra sul cavallo dei pantaloni. Harry separò le labbra, stupito, e spalancò gli occhi. "Cosa vuoi fare?" gli chiese a bassa voce il riccio, allargando le gambe. "Entra nel bagno qui davanti" fu l'unica cosa che gli disse Louis.