Già altre volte ho raccontato le avventure del mio amico, ma mai come in questo caso, ho avuto l'opportunità di osservare a pieno le sue doti e di poter contribuire profondamente alla soluzione di un caso. Mi alzai dal letto, e mi diressi in salotto. Il mio coinquilino di Baker Street era già sveglio, per via delle sue abitudini mattutine. Sherlock Holmes sedeva raggomitolato sulla sua poltrona, avvolto da una nuvola di fumo azzurrognolo, che ero così abituato a veder uscire dalla sua pipa quando meditava. "Watson!Sarò lietissimo se volesse accompagnarmi nella soluzione di un caso di estrema importanza e che riporta aspetti davvero singolari"Holmes come sempre, conservava la sua compostezza, ma a tradire la sua fibrillazione c'erano gli occhi chiari che conoscevo così bene. Accettai di buongrado, i casi del mio amico risvegliavano in me lo spirito avventuroso che mi era stato compagno quando facevo il soldato. "Perfetto! Faccia in fretta allora, ci stanno aspettando".

Cosa succederebbe se Dante vivesse ai giorni nostri? Ecco a voi il risultato...

Mi chiamo Alessandra, ma gli altri mi chiamano Alex. Non sono sicura di essere triste, ma nemmeno di essere felice. Chiamatela come volete, depressione, noia, carattere, io so solo che così sto male. Ho 15 anni, e come dice qualcuno, 15 anni persi. La mia vita non è molto interessante. Ho sempre un libro fra le mani e dei tagli ai polsi. Io non cerco il principe azzurro come le altre ragazze della mia età, cerco l'angelo custode. Questa sono io. Un po deludente vero?