Amber è una ragazza solitaria di per sé. E non è la classica bella ed innocente. Jeff non è il classico bello e dannato ma ha qualcosa di speciale. Si schifano o meglio LEI lo schifa a morte. Poi succcede quel che succede. E la vita di entrambi si stravolge "da così a così" come le Gocciole Pavesi. Chissá se convivere sará così semplice. E se Amber seguita dal fidato subconscio cambierà idea sul nostro misterioso e bel Jeff. I poverini (ma soprattutto lei) vivranno parecchie situazioni. Vi chiederete "allora perché diavolo questo libro ha questo titolo che non si ceca una lettera manco mezza volta??" Io vi dico leggete e giudicate voi stessi.

*parte del racconto ristretta* "Promettimi che quando guarderai questa rosa rossa penserai a me, anche se non dovessimo vederci più... Promettimelo!" mormorava la piccola bambina dai lunghi capelli neri rivolta solo al ragazzino tanto grande quanto lei, in piedi l'uno davanti all'altro. "Promettimi..." e qua fece una piccola pausa, mentre una silenziosa lacrima scivolava giù dalle guance della bambina, lasciando dietro di sé una scia bagnata luminosa sul suo viso, quanto i suoi occhi. "... che non mi dimenticherai" ... ~Alice Liddell è una ragazza come le altre che ha vissuto la sua infanzia nella quiete della campagna. In compagnia del suo migliore amico Luke di cui un giorno se ne perdono completamente le tracce. Sofferente per la perdita dell'amico, Alice continua a condurre la sua vita trasferendosi in città a causa degli impegni di lavoro dei genitori. Tutto sembra normale e quotidiano per lei fino al giorno in cui all'entrata della scuola rivede Luke, e finisce trascinata nel suo mondo. Il mondo dove tutto è splendore: Wonderland. Ma che succede se appena arrivata lì un uomo sconosciuto si proclama tuo marito? -L'opera è stata scritta e ideata da Novelty02, pertanto ogni copia o pubblicazione illecita senza il consenso dell'autrice stessa è perseguibile con la legge.

"Chi sei tu?" domandai assottigliando il tono di voce mentre con passi calcolati ed affettati mi avvicinavo alla figura imponente dell'uomo di fronte a me. "Chi sono io?" rise. la sua risata era roca, dura sembrava tuttavia falsa. In lui c'era un qualcosa che poco mi convinceva. Era come se fosse freddo, distaccato. "Chi sono io?" ripeté calmando le risa e divenendo improvvisamente serio il che non era esattamente rassicurante. "La domanda giusta è CHI SEI TU?" continuò abbassando il tono ed avvicinando il suo volto al mio. Un profumo di salsedine mi investì, riempendo i miei polmoni. "Ciò che sono io non ti riguarda!" "Oh... Invece sì mio piccolo fiorellino." sorrise sornione, spostando una ciocca di capelli ribelle che mi copriva l'occhio, dietro l'orecchio. "Tu sei mia..." lasciò la frase in sospeso per qualche attimo. Rimasi estasiata dall'intensità della sua voce.