Sherlock vive la sua solita vita non-ordinaria, quando un giorno, un'inspiegabile paura lo blocca, una paura che fa riaffiorare nella sua mente ricordi dimenticati, che lo porteranno a scoprire delle oscure verità. Ma lui non si da pace, vuole andare in fondo a questa storia, e vuole combattere la paura, anche se non sa di che cosa ha davvero paura...

John è distrutto dalla morte di Sherlock, Che si suicidò dopo un mese dal inizio della loro relazione, per colpa di Moriarty. E dopo due anni, di depressione e sofferenza, John trova il suo vero amore:Mary. Anche se non sà cosa lo sta aspettando nel suo vecchio appartamento: il 221B di Baker Street.

Dal testo "....Poi guardai lui. Era appoggiato alla porta nascosto dietro Watson immobile e perfetto, il suo viso non tradiva alcuna emozione e i suoi occhi del colore del ghiaccio mi fissavano senza alcun timore. Mi sentivo studiata da quegli occhi perfetti,avevo paura che ogni mia singola emozione potesse trasparire con troppo facilità. Provavo emozione, timore e agitazione nel stare nella stessa stanza insieme a lui. La prima cosa che imparai su Sherlock Holmes era il fatto di sentirti costantemente fuori posto. Il suo comportamento così rilassato mi innervosiva, non sapevo come comportarmi. - lui è Sherlock Holmes anche se immagino che tu lo conosca già - Annuì, non avevo il coraggio di parlare. Sherlock si avvicinò. Non mi prese la mano. Non mi sorrise. Continuò solo a fissarmi per quella che sembrava un'eternità..."

Sherlock Holmes si è buttato dal tetto del St. Bart's senza una spiegazione precisa. Un giorno, Greg Lestrade, porta all' amico di Sherlock, John Watson, una scatola, contenente alcune delle cose che avevano contrassegnato il loro cammino. All' interno trova un iPod che contiene 13 tracce audio che spiegherebbero la morte di Sherlock. John decide di ascoltarle. || Storia pubblicata anche su EFP. Non è un plagio al libro, dato che ne sto solo utilizzando il metodo. Spero che vi piaccia!

Lui è cattivo. Oh si che lo è. È così cattivo che potrebbe addirittura piacergli. Moriarty lo aspetta al di là di una semplice e innocua porta. Sebastian è così sicuro del suo passo felpato sulla moquette, che si illude di essere lui a dover fare un passo avanti, a dover valutare le nuove opzioni. Sbagliato. Non ha mica scelta? Lui è proprio lì, mentre fissa quella porta, a fissare le sue spalle, a valutare le Sue opzioni. Lui ha il potere, lui ha il diritto di scegliere. Moriarty ha scelto lui.