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Ogni notte, alle 3:33, Arsène Lacroix si sveglia senza motivo. Sempre lo stesso minuto, sempre la stessa sensazione: come se qualcuno lo stesse chiamando. Dopo la morte improvvisa della madre, con cui aveva un rapporto conflittuale, Arsène torna nel villaggio dove è cresciuto per svuotare la vecchia casa di famiglia - una villa decadente ai margini del lago, piena di specchi coperti, orologi fermi e stanze chiuse a chiave.
Ma appena varcata la soglia, il tempo sembra comportarsi in modo strano: alcuni oggetti scompaiono, le lancette girano al contrario, e ricordi che Arsène credeva dimenticati si manifestano sotto forma di visioni - eventi del passato che si ripetono davanti a lui, come ombre riflesse nei vetri o nei sogni.
In paese si sussurra da sempre che la casa sia viva, che sia in grado di "conservare" ciò che viene perso: ricordi, desideri, addii. E forse anche qualcosa di più. Arsène scopre che suo fratello minore, Kallias, scomparso anni prima e mai più ritrovato, potrebbe non essere morto... ma rimasto "imprigionato" tra le pieghe del tempo, nel cuore stesso della casa.
Per salvarlo - e se stesso - Arsène dovrà affrontare la propria colpa, esplorare i corridoi segreti della villa e affrontare la verità che ha sempre evitato: non tutti i ricordi vogliono essere risvegliati, e non tutto ciò che viene perso merita di essere ritrovato.