In un universo dove le prime parole che senti dire alla tua anima gemella vengono impresse sul tuo polso sinistro, Luigi Di Maio non riesce a credere che tra tutti la persona che il fato ha scelto per lui è il suo rivale in politica: Matteo Salvini. Or: mi vergogno di tutto quanto è iniziata come una battuta ma l'ho scritto sul serio mi faccio schifo da sola.

"La vita è questa. Niente è facile e nulla è impossibile." G.Donadei Scritta in piena quarantena, a forza di decreti del nostro affascinante carceriere.

Ci scambiavamo sguardi da qualche giorno, l'interesse c'era, volevamo parlarci, uscire, abbracciarci. Stavo per scrivergli, avevo in mente un appuntamento, quando è arrivato: il Coronavirus ha interrotto tutto, ha fermato il mondo, ma non il nostro amore. Restiamo distanti oggi per abbracciarci più forte domani.

Avete presente quella storia? Quella riguardante il filo della tela di un ragno. Avete presente, no? Quella continuamente abusata e rivisitata da tutti... Quella dove un criminale che in vita salva un ragno, dopo essere morto ed essersi ritrovato negli inferi, vede scendere dall'alto un filo proveniente proprio dalla tela del ragno che aveva salvato quando era in vita. E allora lui si aggrappa subito al filo e speranzoso prova a risalire, ma anche le anime degli altri dannati nel vederlo vogliono fare lo stesso e così si aggrappano anch'essi. L'uomo però, avendo paura che il filo si potesse spezzare, li caccia via, dicendo loro che quel filo è suo e che pertanto solo lui avrebbe potuto usarlo. Ed è allora che il filo si spezza. Ecco, l'avete presente, no? Bene, perchè vi informo che anche io ho intenzione di abusarne. Già, perchè questa è proprio la storia di come anch'io trovai il mio filo del ragno e di come anch'io lo persi.