"Questo libro potrebbe renderti triste, ma il suo scopo è di farti sorridere, ridere, innamorare dei personaggi, semplicemente farti fermare e godere la vita per un momento." ATTENZIONE! Questa storia non è mia, è solo una traduzione, la storia originale è di RubixCube89201, che mi ha dato gentilmente il permesso di tradurla. ATTENZIONE! (Nr.2) La vera e propria "descrizione" sarà il primo capitolo, visto che supera i 2000 caratteri.

ABSTRACT Lily ha diciassette anni, dipinge, ama i suoi amici, esce con il quarterback della scuola e apparentemente non ha nessuna preoccupazione. Jace ha diciotto anni, è intelligente, è bello, vuole provarci con la nuova arrivata Megan e si mostra sempre felice e spensierato. Lily e Jace si conoscono fin da bambini, sono vicini di casa e... non si sopportano. Tra loro è una lotta continua: battibeccano e si punzecchiano fin dal primo giorno di asilo. Arriverà il momento in cui si renderanno conto di avere in comune molto più di quanto pensano? ESTRATTO Continuavo a dimenarmi tra le braccia di Jace, disperata. "Jace, non ci riesco... Non riesco più a vivere così, fammi andare! Fammi... fammi morire! Voglio morire! Ti prego!" urlavo trattenuta dalle sue braccia. Era la parte oscura di me che parlava, aveva preso il sopravvento sulle mie emozioni. Ero fuori di me, senza il minimo controllo, ma nessuno oltre Jace si azzardò a muoversi. Tutti quanti sapevano che Jace era l'unico in grado di salvarmi, l'unico che realmente volevo al mio fianco. "Shh..." mi sussurrò. NOTA L'ho scritta un po' di tempo fa e ci ho messo un sacco. Ci sono tantissime cose da correggere e rivedere, ma l'ho scritta io e ne vado molto fiera. Prima o poi la correggerò. Promesso. La storia è trash, MOLTO trash. Succedono cose assurde, ma quando l'ho scritta avevo 14 anni e non avevo idea di come si strutturasse realmente una trama e dei personaggi ben fatti. All'epoca facevo già molta ricerca (cosa di cui vado molto fiera), ma nell'affrontare un certo tipo di tematiche, seppur mi impegnassi molto, non ero proprio brava, perché insomma, non avevo ancora la sensibilità adatta per parlare di certe cose: sensibilità che posso dire a 22 anni di aver sviluppato di più. Lily è un po' l'inizio di tutto il mio percorso e non voglio cancellarla, perché con tutte le sue imperfezioni, mi rende fiera.

Il nero rappresenta il limite assoluto oltre il quale non c'è più nulla. È il "no" contrapposto al "si" . Il nero è la fine. Il nero quindi esprime negazione per la vita futura con conseguente rifiuto a lottare, negazione per la realtà in cui si vive. Il nero è cattivo, il nero... il nero è il nulla. Ma siamo certi che sia davvero così?

Il rosso è dolore. Ma non è quel tipo di dolore che ti colpisce con una fitta leggera, o con un po' di amarezza. Il rosso è un tipo di sofferenza che ti colpisce all' improvviso, veloce come un fulmine, ti colpisce e basta. Una sofferenza che non si riesce ad ignorare, una sofferenza così grande che cancella tutto il resto.