Poesie di Giò Evan

"Mi piace il verbo sentire. Sentire il rumore del mare, sentirne l'odore. Sentire il suono della pioggia che ti bagna le labbra, sentire una penna che traccia sentimenti su un foglio bianco. Sentire l'odore di chi ami, sentirne la voce e sentirlo col cuore. Sentire è il verbo delle emozioni, ci si guarda e ci si sente." *** Erika era sempre stata una ragazza esuberante, spensierata e amichevole. La sua vita non poteva andare meglio: era contentissima di varcare la soglia della London High School, ma non sapeva che la sua felicità si sarebbe presto trasformata in qualcos'altro. Conobbe Jason, un ragazzo a dir poco spaventoso e inquietante. Odiato da tutti e tenuto alla larga per il suo passato altrettanto oscuro. Erika sarà l'unica in grado di avvicinarlo, capirlo, amarlo. Tenterà in tutti i modi di scoprire cosa si cela dietro quel misterioso ragazzo. Il destino li porterà a confrontarsi, mettendo a luce le loro differenze. Per una qualche ragione vivranno sotto lo stesso tetto e la convivenza eliminerà le maschere che entrambi si erano costruiti col tempo. Scopriranno passioni, segreti e amori l'uno dell'altra e comprenderanno che un brutto passato alle spalle non può compromettere uno splendido futuro.

Vi siete mai sentiti come una goccia di rugiada incastrata nei fili di una ragnatela all'alba, appesi al nulla, sospesi sull'ignoto? Siete mai stati una mosca su un muro bianco, una luna piena nel cielo scuro, una nota musicale su uno spartito vuoto, una macchia di inchiostro su un foglio immacolato? Avete mai fatto qualcosa che andasse contro ad ogni logica, ragione, convenzione, ragionamento, concetto, senza nemmeno sapervi spiegare il perché? Avete mai provato la sensazione di essere trascinati dalla corrente, ed aver cercato di aggrapparsi ad ogni roccia con il solo risultato di farvi sanguinare le mani? Vi è mai capitato di inciampare sempre nello stesso punto, ancora e ancora, fino a cadere senza più farsi male in una buca che ormai ha la vostra sagoma impressa? Se la risposta è no, non importa. Ma se la risposta è sì, anche solo per una volta, sappiate che non siete gli unici. Lorenzo e Chiara, ad esempio, sono proprio come voi, e questa è la loro storia. Quindi, per riflesso, è un po' anche la vostra.

[Shadowhunters - City of Marble's sequel] - Hai così tanto sangue innocente sulle tue mani, che mi chiedo perché non sei ancora in catene con una sentenza di morte. Copertina ad opera della magnifica @Skadegladje

"Può aver fatto tante cose, Jocelyn, può aver ucciso e ferito tanta gente, me compreso, ma per oltre dieci anni della mia vita io ho voluto bene ad un solo uomo, quello che mi ha cresciuto. Quello che mi ha insegnato a combattere e cacciare, quello che mi ha fatto imparare le lingue più disparate e quello che mi ha mostrato come suonare il pianoforte. Lo stesso uomo che mi ha fatto fare il bagno negli spaghetti, e poi ha ucciso il mio falco. Mi ha fatto del male, è vero, ma ciò non cancella che io non gli volessi, no... che non gli voglia bene, e che io non abbia cercato davvero di renderlo fiero con tutto me stesso." O, in altre parole, come una chiacchierata tra Jace e la sua futura suocera possa metterlo a nudo più di quanto avesse mai voluto.

La vera difficoltà non sta nel cambiare se stessi, ma nel riconoscere ciò che si è realmente e, soprattutto, nell'accettarlo. IN REVISIONE - CAPITOLI RISCRITTI 4/X (DA DEFINIRE), ATTENZIONE: molti di questi capitoli sono stati scritti davvero tanto tempo fa, circa sei anni se non erro, con pesante OOC di svariati personaggi, e questo è l'ovvio motivo per cui la fanfiction necessita una profonda riscrittura, assieme ai non trascurabili errori grammaticali, di battitura e di formattazione. Lettore avvisato, mezzo salvato, leggi a tuo rischio e pericolo. POST COG, POSSIBILE RIVISITAZIONE DELL'INTRODUZIONE. Cover a opera della fantastica @Skadegladje

Adoro sottolineare i libri . E stavolta voglio riscrivere ciò che ho sottolineato in un bellissimo libro . Citazioni , frasi del libro "Il quadro mai dipinto" di Massimo Bisotti.

Ti ascoltavo diffidente perché la vita mi ha dimostrato che "Non esserci" è sopratutto una scelta, esserci una convenienza. Io mi siedo ancora lì, lo faccio da quando ero bambino, alla fermata davanti casa dove passavamo le sere a fumare e a guardare dentro casa degli altri. Mi siedo ancora lì, con lo sguardo rivolto in fondo alla strada, solo che adesso non aspetto più nessuno.

"Chi sta male non lo dice" disponibile in tutte le librerie italiane. Ascolta l'audiolibro qui : https://youtu.be/Ob7nRAtY2_c