Una vita agiata, una scuola privata, vestiti all'ultima moda, tutto questo circonda la diciottenne Harley Clark, ignara della realtà, conduce la sua vita senza sogni e ambizioni. Finchè un tragico incidente coinvolge suo fratello Miles, scappato di casa qualche giorno prima. Tutto questo sconvolgerà la vita di Harley, curiosa di scoprire il motivo che ha spinto suo fratello a scappare. Quale segreto nasconde Miles? Harley viene così catapultata in una realtà che non le appartiene, o almeno così credeva. Scoprirà il segreto di Miles, ne diventerà protagonista, e la condurrà da uno scorbutico anziano di nome Fred, da una dolce donna di nome Elisabeth, da un ingestibile ragazzina di nome Betty, e da un ragazzo di nome Ryu, che ha una caratteristica particolare, lui non parla... Tutto quello che prima le sembrava importante, diventa insignificante, e altre cose tramutano in qualcosa di indispensabile: il valore dell'amore, dell'amicizia, inseguire i propri sogni e il dolore della perdita.

*PRECEDENTEMENTE IL RACCONTO SI INTITOLAVA: COINQUILINI DI LETTO - ANIME INDIVISIBILI* [Sequel de "IL BUIO DEL TRAMONTO - ANIME CONGIUNTE"] Lontana da lui, estraniata dal mondo intero: è questa la decisione di Sofia, che vacillerà davanti al nitido ricordo dei suoi baci, di quelle emozioni che la rendevano viva e di quel grigioverde che tanto le piaceva ammirare. Il Tibet, seppur ricco di spensieratezza e intrinseco di felicità, le provocherà un senso di vivida solitudine. La sua anima è in balia di una tempesta da ormai troppo tempo e Sofia da quella fatidica frase non ha mai più osservato un tramonto. Stanca della solitudine che la circonda, rompe gli indugi recandosi in una valle a rimirare il sole nascondersi tra le vette, ma inevitabilmente incrocerà uno sguardo... #22 in Storie d'Amore

*PRECEDENTEMENTE IL RACCONTI SI INTITOLAVA: COINQUILINI DI LETTO * Sofia è una ragazza fidanzata da un anno con Alberto e sta per affrontare l'ultimo anno di liceo. Nella sua classe mai un solo ragazzo si è aggiunto nel corso degli anni, ma nel suo primo giorno di scuola, Mathias si fionda nella sua classe. Occorre un solo sguardo e Sofia entra in conflitto con la sua coscienza. Un secondo posato su quegli occhi GRIGIOVERDI per far vacillare il suo amore verso Alberto. Da quel fatidico giorno la vita di Sofia viene travolta da un uragano di sensazioni e di folli desideri suscitati dall'arrogante ma al contempo sensuale Mathias. Siete pronti a scoprire la turbolenta storia d'amore di queste due anime affini? #10 Storie d'Amore 12/02/16 Storia protetta da Copyright ©

"Sette anni non basterebbero a fare in modo che certe persone si conoscano l'un l'altra, mentre per altri sette giorni sono più che sufficienti."

Dal capitolo 6. «Sono la classica ragazza che nessuno vorrebbe avere al suo fianco, per il suo caratteraccio. Sì, i ragazzi mi cercavano all'inizio... ma quando vedevano come venivano trattati scappavano a gambe levate.» Ed ecco che per la prima volta mi racconta di sé. «Come vedi sono anche io sola.» Alza le spalle sospirando. A lei non fa paura la solitudine. «Quindi abbiamo qualcos'altro in comune» accenno un lieve sorriso. Lei abbassa lo sguardo. «Non mi hai ancora detto però perché vuoi il mio perdono.» Ma che cazzo! Le piace mettere in difficoltà la gente. «Forse perché ho trovato una persona che riesce a capirmi come nessun'altro e mi dispiacerebbe pensare che mi odi.» Sono onesto, di nuovo. Lei sembra soddisfatta. Che stronza! «Promettimi che saremo amici, confidenti... ma senza un doppio fine.» Mi guarda dritto negli occhi. «Te lo prometto.» Poggio una mano sul petto.

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.