Capita poche volte nella vita di incontrare persone capaci di cambiartela, ma solo una cambia ogni cosa; dal modo che hai di vedere le cose, fino ad arrivare a migliorare il tuo modo di essere. L'amore arriva sempre quando meno ci si aspetta. E forse è stato questo che mi ha fatto credere ad un nuovo inizio. Che mi ha fatto credere che tutto potesse cambiare da un momento all'altro. Questa storia rappresenta un po questo. Quando un amore nasce con poco, con dei sorrisi e degli sguardi, fino a desiderarsi così tanto da confondere i pensieri l'uno con l'altra.

Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto seduto in quella panchina. Hai preso ogni singola parte di me, ed io ti ho lasciato fare. Mi hai fatto bene, mi hai fatto male e non posso negare tutte le volte che ho pianto per te, e tu inconsapevole di questo. Non mi parlavi, spesso sparivi, poi tornavi e nelle ore più buie ci scambiavamo i nostri baci.

"Ripenso a quando sei entrata nella mia vita. Con quel tuo modo buffo di atteggiarti, quegli occhioni curiosi e la tua sbadataggine. Questa volta mi sento amato, mi sento completo, mi sento Mirko."

Silvia è una ragazza di diciassette anni insicura, perennemente indecisa e con la testa tra le nuvole. È abituata alla monotonia e ci affoga dentro, nonostante la detesti e abbia delle persone con cui affrontarla. Tutto però cambia, non appena incontra Luca. *** Completata✅ Buona Lettura!♥️ #4 in Teen Fiction 07/9/20 #1 in Capo Plaza 10/05/21

Un tizio di nome Elia che è praticamente la copia del mio migliore amico, (Elia Specolizzi in arte Drefgold) mi cerca di spiegare la situazione. Non penserà che lo prenda sul serio con delle ali, Una cazzo di aureola E un cappellino con scritto "peace&love yah" Sto cretino pensa di essere un angelo Vedi un po' te cosa si è bevuto!

«Dividiamoci il mio cuore tipo ultima siga» #1 in "Rap" [31/10/2019]

Sofia Gaggeri non ha la vita che merita e che vuole. Cosimo Fini ha tutto, ma non ha Sofia. Si sono trovati inaspettatamente. Ma non è inaspettato che adesso non riescono più a separarsi. { FRASE TRATTA DAL QUATTORDICESIMO CAPITOLO } ''Non voglio portarti con me ovunque perchè ho bisogno di compagnia o perchè ho paura di viaggiare da solo. Vivo da solo, viaggio da solo la maggior parte delle volte e non ho mai sentito il bisogno di una compagnia. Certo, averla era benvoluta, ma potevo vivere senza. Io posso vivere senza compagnia, sì. Ma non voglio vivere senza di te''

Mamma dov'è che sei? Mamma ho paura. Mamma qui non voglio starci. Mamma ho le crisi di panico. Mamma oggi ho picchiato un bambino. Mamma mi manchi. Mamma quando torni? Mamma ti odio. Mamma... mi dispiace. Chi sei Papà? Perché Papà? Non ti aveva fatto nulla. Papà quel ragazzo era suo cugino. Ora chiamo papà mio zio.

Nessuno parlava più di lei. Quasi non se la ricordavano nemmeno. Diana non l'avrebbe voluto. Era marcia, lei, era sporca dentro, e non avrebbe mai voluto infettare la vita di suo fratello e quella dei suoi amici. Mario però se la ricordava, se la ricordava eccome, forse non la nominava più, si, ma il suo cuore non l'aveva mai lasciato. Lui era stato l'unico a cui Diana si concesse. Mario era l'unico che conosceva la vera parte di lei, era l'unico che poteva toccarla, era l'unico che poteva guardarle dentro, era l'unico a cui lei concesse di tenere il suo cuore tra le mani. Per Mario lei non era marcia, non era una criminale. Per Mario era solo la sua sorellina.