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6 stories
Sirens by SynysterIsTheWay
SynysterIsTheWay
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    Parts 30
Dinanzi a me, gli occhi color nocciola più belli che abbia mai visto in tutta la mia vita, un nasino sporgente e delle labbra sottili a dir poco affascinanti. Uno spruzzo di lentiggini non troppo visibili gli ricoprono un po' del naso e la sua mascella contratta mi fa capire che dovrebbe essere un uomo da cui avrei fatto meglio a fuggire. Ed invece non l'ho fatto. Sono rimasta qui a lasciarmi baciare ed adesso mi sento una stupida. Il ragazzo mi sorride ma io non riesco a ricambiare in alcun modo, pensando bene a cosa diavolo mi sia accaduto. -Brian! Cazzo, Brian! Muovi il culo e scappa prima che sia troppo tardi!- Urla un ragazzo in lontananza, richiamando l'attenzione dello sconosciuto che mi ha appena baciata. Il ragazzo scappa via, riprendendosi il passamontagna dalla mia mano e continuando a sorridere con fare beffardo. I cinque ragazzi fuggono via urlando libertà come se non ci fosse un domani. Io mi siedo sull'asfalto freddo, toccandomi le labbra e desiderando solo di scomparire.
Ti tagli la mano perché non ti vuoi fare troppo male. by SynysterIsTheWay
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    Parts 32
L'amore devastante è quello che non può essere urlato al mondo. Quell'amore segreto, che nessuno sa. Quell'amore così profondo, quanto distruttivo. Quando due mani, non possono ricongiungersi in alcun modo, ma possono sentirsi anche senza toccarsi. Brian ed Haven lo capirono subito, che i loro, non erano semplici sguardi. Capirono...che riuscivano a vedersi nei propri occhi, ma Haven è la moglie del suo capo. Del boss della mafia più temuto di Huntington Beach. Brian non può tradire l'uomo che considera come un padre, da anni. L'uomo, che gli ha dato un tetto sopra alla testa e due pasti caldi al giorno. L'uomo che era il migliore amico di suo padre. Riuscirà Brian a placare la sua sete d'amore e a trattenere i suoi istinti, vedendo la donna che ama, tra le braccia di un altro? Lo scoprirete, solo vivendo la storia nei panni dei due protagonisti.
Il ragazzo che baciava le ragazze per poi farle piangere. by SynysterIsTheWay
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    Parts 27
Dal prologo: "-Brian, ho preparato questi cioccolatini per te, spero che tu possa accettarli!- Urlò Aria senza rendersene conto mentre aveva già fatto voltare verso di lei tutti gli studenti della mensa. -Non lo voglio.- Sbottò improvvisamente Brian, facendo crollare tutte le speranze della sedicenne che sbarrò gli occhi di colpo. -Perché dovrei accettare questi stupidi cioccolatini? Preparati da una sfigata come te, per di più. Ti aspettavi davvero che accettassi un gesto del genere?- Borbottò il ragazzo con acidità e freddezza, distruggendo il cuore di Aria che aveva già smesso di battere da un po'. Aria stava cercando di trattenere le lacrime il più che poteva dinanzi a quegli occhi così gelidi quasi quanto lo era stato il suo tono di voce. -Che perdita di tempo.- Sbottò ancora il ragazzo, prendendo il pacchetto dalle mani della ragazza per poi frantumarlo contro il pavimento. Lo aveva gettato a terra e la giovane stava rischiando quasi un collasso nell'osservare quel gesto di rifiuto da parte del ragazzo che tanto le piaceva. Tutti gli studenti erano scoppiati improvvisamente a ridere di lei e a prenderla in giro mentre Brian si limitò a sorriderle con cattiveria. Un sorriso di sfida che le fece gelare il sangue nelle vene. -Se devi piangere, sii almeno abbastanza rispettosa da farlo per conto tuo. Grazie.- Con quelle ultime parole, Aria scappò via dalla mensa in lacrime sentendo tutte le risate degli altri studenti e tutto ciò che le aveva detto Brian rimbombarle nella mente. Mentre correva per i corridoi dell'istituto, sentiva le urla di En arrivare fino alle sue orecchie. -Come ti sei permesso di farle una cosa simile?! Figlio di puttana!- Ringhiò il ragazzo contro Brian che, impassibile, sospirò. -Vai a consolarla, credo proprio che ne avrà bisogno.- Lo sfidò Gates, sorridendogli con fare beffardo."
20 sigarette by histattooedarms
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Dal capitolo I: L'inferno dovrebbe assomigliare proprio all'incrocio tra le due strade, Ellis Ave. e Goldenwest St., che danno origine a questo quartiere che chiamiamo volgarmente Bloodsquare. Ogni giorno la stessa storia: stesso lavoro, stesse facce, stessi sorrisi finti. Preferirei essere morta, ma nutro ancora qualche speranza nel poter cambiare questo schifo di esistenza. Mia madre se fosse ancora in vita, di sicuro, non sarebbe orgogliosa di me, non lo sono nemmeno io; sono diventata tutto quello che non sarei mai voluta essere.
Toccami l'anima. by SynysterIsTheWay
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    Parts 25
America indietreggiò di scatto mentre vide il ragazzo serrare la mascella.In quel momento ebbe l'istinto di allontanarsi il più possibile. Aveva paura che quel ragazzo tanto belloquanto dannato potesse farle del male.-Devi andare via da qui o qualcuno potrebbe pensare di farti del male.- Continuò il ragazzo mentre leinon fece altro che pensare allo spavento che continuava a formarsi dentro di sé.Egli provò a toccarle un polso per fermarla ma lei trasalì.-No! Non toccarmi!- Urlò America indietreggiando sempre di più con le lacrime agli occhi per lo spavento.-Aspetta, non voglio farti del male!--Aiuto! Aiuto!--Shh, sta zitta o ti sentiranno.- Continuò il ragazzo catapultandosi verso di lei ma indietreggiando l'attimo dopo, ricordandosidi non poterla toccare.America osservò il comportamento del ragazzo ed inarcò un sopracciglio.I loro occhi si scontrarono.La bionda non aveva mai visto degli occhi più belli di quelli in tutta la sua vita.Brian invece, si sentì scosso dopo aver scrutato con attenzione gli occhi della ragazza.Decise di lasciarla andare.Lei chiuse gli occhi spaventata e quando li riaprì, il ragazzo era ormai sparito.
Lui era incapace d'amare. Lei cercava una ragione per vivere by heaven6661
heaven6661
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"-Ho sempre vissuto la mia vita in un muto silenzio, così muto da essere privo di emozioni. Non so cosa sia la felicità...l'amore...la tristezza...la rabbia. Sono vuota, e fa male- "-Io ho sempre vissuto tra sesso, droga e alcol. Viaggio con la band, vivo sapendo che ogni giorno potrebbe essere l'ultimo. E per quelli come noi la morte è solo una grande amica, non la temiamo perché sappiamo che prima o poi ci porterà via con lei. Tanto vale vivere fino all'ultimo respiro senza pensare alle conseguenze. Vivi come vuoi tu, senza regole, e solo allora potrai dire di aver vissuto davvero-"