"Smettila" "Di far cosa Nash?" Quando disse il suo nome, impazzì. Forse perché era troppo vicino a lei o forse perché non aveva mai notato il modo in cui dicesse il suo nome; trovava eccitante il modo in cui la lingua si incastrasse fra i denti alla pronuncia della 'n' e in cui le labbra si unissero e diventassero carnose quando pronunciava 'ash'. Si leccò di nuovo le labbra. Avrebbe dovuto calmarsi, ma non ci riusciva. Nefele si morse di nuovo il labbro inferiore, lo faceva spesso quando era agitata o nervosa, precisamente ogni due minuti. Sì, li aveva anche contati. "Dio mio, lo fai apposta allora" sbottò Nash. "Cos-" Non fece in tempo a terminare la parola che Nash si avventò sulle sue labbra. {tratto dal capitolo sei}

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.

Lei:Io cerco la felicità Lui:Anche io la sto cercando. Lei:La cerchiamo insieme?

Le parole sono parte integrante di ognuno di noi, sono la forma di comunicazione più usata e sono fondamentali per capire chi abbiamo davanti e la sua visione del mondo. Nella categoria delle persone che di parole ne conoscono, ma non le usano, troviamo Sarah, che riesce ad esprimersi solo quando trova un diario e confronta la sua vita con quella della scrittrice originaria, rispondendo anche ai commenti di un ragazzo misterioso su ogni scenario diverso della storia, con cui avrà conversazioni che faranno crescere entrambi, spesso facendoli riflettere intensamente. Al contrario Shawn è semplicemente considerato 'bravo con le parole' per il suo modo di far riflettere gli altri con il suo parlare. Sul suo cammino, purtroppo, troverà spesso parole che stavolgeranno la sua visione delle cose. Dalla storia: "Siamo umani, ferire è nella nostra natura, che ti piaccia o no la sofferenza esiste, come esistono tutte le altre emozioni. Senza la sofferenza tu non sapresti nemmeno cos'è la felicità. Sembrerà strano lo so, ma siamo contemporaneamente i sorrisi e le cicatrici sul volto dell'uomo" higest rank: #184 in fanfiction [17/07/17] cover by wisegvrl all rights deserved to wisegvrl