Warning! Yaoi (boyxboy) r18! Don't like, don't read! "Non capisco questo sentimento non l'ho mai provato, ma tutto è niente senza di te e avrei voluto capirlo prima" Levi e la sua tutor Hanji, una psicologa che si occupa di ragazzi in difficoltà, si trasferiscono in un piccolo paese sperduto in Italia. A peggiorare il tutto, l'arrivo di un problematico studente tedesco con cui dovranno convivere. Levi non è affatto entusiasta di tutto questo ma il tempo passato con lui, gli farà conoscere sentimenti mai provati prima. OwO

Miei cari Vegani e Vengani, Vegati e Veganariani! Vergati! Veganoidi! e Veghiani! Ahimè... Centoventi anni di vita non sono sufficienti in mezzo a della gente così straordinaria e ammirevole. Conosco la metà di voi solo a metà e nutro per meno della metà di voi metà dell'affetto che meritate. Io... Io ho da fare. Ho rimandato troppo a lungo. Mi duole annunciare che questa è la fine dell'inizio o l'inizio della fine. La vecchiaia sta avanzando. Ma prima che burraco e cantieri prendano il sopravvento, volevo lasciarvi un ricordo. Così, eccovi le mie memorie. Tutti (o quasi) gli "stati" che ho scritto nella pagina Vegan Warrior in questi ultimi anni, ripescati apposta per voi. Fatene buon uso mi raccomando. Vi saluto dal più profondo del cuore. Addio.

"Carnisti. carnisti ovunque!" questa è l‟unica cosa che mi viene in mente dopo ben tre anni passati a gestire la pagina "Vegan Warrior" su facebook. L‟Italia (ma credo anche il resto del pianeta), è pieno di gente schiavizzata dalla carne. Bisogna fare attenzione a non confonderli con i normali onnivori però. Il carnista non è un comune onnivoro, ma un completo disagiato dalla coda di paglia enorme che si sente attaccato costantemente nell‟intimo dal vegetariano/vegano, anche quando quest‟ultimo non proferisce parola. Basta già la sua presenza per mettere il carnista sulla difensiva e costringerlo a dare il peggio di se, sciorinando le classiche baggianate che noi tutti ben conosciamo. Il problema è che mentre le pronuncia, si crede anche intelligente e innovativo, mentre tutti sappiamo che sono le stesse cose che ripetono a profusione da ormai dieci anni, anche quando sono state ampiamente confutate. In questo libro troverete vagonate di screenshot contenenti il meglio del peggio del disagio carnista. Buon divertimento...

Sono passati trentacinque anni da quando il veganismo, l'alimentazione priva di animali così tanto di moda nel ventunesimo secolo, venne bandita dal pianeta Terra. Considerata alla stregua di ideologie ben più rinomate e diffuse, il veganismo fu combattuto con estrema durezza dal pugno di ferro dei cosiddetti "mangiacadaveri". I vegani vennero perseguitati e costretti alla riconversione carnista, mentre le associazioni animaliste che per anni fecero la fortuna dei loro dirigenti, subirono una chiusura coatta e istantanea. Quei pochi superstiti scampati alla pulizia, si riunirono in branchi, fondando piccole associazioni ribelli con lo scopo di creare disordine e caos. Per porre fine alla ribellione si fece avanti un uomo tutto d'un pezzo. Baffetti, pipa e tanta saggezza, i suoi punti di forza. George from Calabria, il suo nome. George, o come lo chiamavano tutti, Capo George, prese i migliori agenti che la polizia di Stato potesse vantare, e fondò il T.A.V. acronimo di Tana Ai Vegani. Un reparto scelto degli agenti più spietati che in una manciata di anni, riuscì a spazzare via la quasi totalità dei ribelli. Ho detto "quasi", perché nonostante tutti i loro sforzi, un gruppo di vegani particolarmente ostici, estremamente irritanti, dannatamente scaltri e saggiamente manovrati, proprio non ne volevano sapere di essere catturati. Si facevano chiamare "I Testimoni di Vegan" e rappresentavano tutto quello che c'era di incoerente e di malsano nell'ideologia vegana. Ma ora vi starete chiedendo chi sia io. Beh, Mi chiamo Bacon... Jon Bacon. Ho iniziato la mia carriera di Agente del TAV, proprio per sgominare la setta dei Testimoni di Vegan. Ma non sempre le cose vanno come uno vorrebbe...

Claudio e Mario sono due avvocati. Si sono amati e si sono lasciati. Adesso le loro vite si incrociano di nuovo ad Amsterdam ...ma quanto è frutto del destino? Questo racconto si legge in due modi differenti. Consiglio a tutti di leggere il racconto seguendo la parte in corsivo... poi una seconda volta integrando anche in grassetto. Vi sorprenderà.

Lyla Foxer non ama suonare il suo violino in mezzo a delle persone. È per questo che fin da piccola ha sempre suonato in luoghi aperti e solitari, dove la musica poteva travolgerla e poi disperdersi nell'aria. Quando decide di trasferirsi nell'oscura e triste cittadina di Vyolin, Lyla scopre l'esistenza di una leggenda secondo cui, secoli prima, la città fosse in realtà un florido Regno che cadde in rovina, poiché l'erede al trono, il Principe Aryan, morì poco dopo essere diventato Re e le sue ceneri vennero sparse per tutte le terre del Regno. Perdute per sempre. Un giorno, dopo essere sfuggita dagli sguardi vuoti e inespressivi degli abitanti, Lyla si ritrova sull'apice di una collina e in quel punto inizia a suonare. Peccato che oltre ai ricordi, le note del violino riportino in vita anche il Principe, affascinante ed enigmatico, ma dal carattere viziato e presuntuoso, che dovrà fronteggiarsi con quello testardo e determinato della ragazza. Dal primo incontro entrambi si giurano odio eterno, ma presto scopriranno di essere legati indissolubilmente l'uno all'altro, da un legame che nessun odio potrà mai cancellare. Immagine copertina: "Vlad" di Olivier Ponsonnet (Recensione a cura di WritinwithyouProject)