10.04.2017 - COMPLETA. BESTSCORE: #2 in fanfiction / #1 in Irama - Irama Plume. Mentre mi preoccupavo di dargli tutto l'amore del mondo, lui non si interessava nemmeno di dirmi "ti porto a prendere un gelato" nelle lunghe giornate in cui non mangiavo niente.

Prendimi, usami, strappami la camicia. Alessandro non dice una parola - mai: è sempre Riccardo, quello che sa colmare ogni silenzio, aggrappandosi alle virgole e alle parole come se dovesse usarle per risalire la montagna che, inevitabilmente, li separa. A parole, e a silenzi, ma (in verità) la loro è una questione di contatto. Il giorno in cui Alessandro se ne rende conto è anche quel giorno calpestato e sbagliato in cui quella distanza che ha saputo costruire, passo dopo passo, crolla in frantumi - ha sempre odiato il concetto di spazio personale, Riccardo, ha sempre infranto ogni roccia e ogni mattone che Alessandro aveva messo tra di loro. Ma, quando in diretta nazionale Riccardo - Blanco - l'aveva afferrato per la camicia, qualcosa in Alessandro s'era decisamente rotto.

Frugando nella soffitta di casa sua, Kaz Brekker trova la mappa di un antico tesoro ritenuto da tutti leggenda; il tesoro del famoso pirata Willy L'Orbo. Può essere un semplice scherzo; il pirata è ritenuto una semplice invenzione, così come il suo bottino, ma non c'è nulla di male nell'andare a controllare. Decide così insieme ai suoi compagni di seguire la mappa, alla ricerca del famoso tesoro scomparso. Liberamente ispirato al film de I Goonies. Fanart in copertina di Charlie Bowater (charliebowater su instagram)

Anch'io, come lui, ho scritto la mia prima canzone a sette anni e anch'io, come lui, adesso non la ricordo neanche più. Com'è che cantava Silvestri? "Le cose che abbiamo in comune sono 4850". Ecco. Forse non proprio 4850, ma io e Irama, più ci credevamo diversi, più invece scoprivamo quanto fossimo simili. Abbiamo sfatato il classico mito de "gli opposti si attraggono", abbiamo trascorso notti intere a guardare il cielo dopo la tempesta, a bere litri di birra e a scrivere canzoni, a volte dedicandocele, senza nemmeno saperlo. Abbiamo trascorso notti intere a piangere, a ridere, a condividere silenzi e a guardarci in attesa di un bacio che poi non è stato soltanto un bacio. CLASSIFICHE • Domenica 05/08/18 #1 filippomariafanti • Martedì 29/08/18 #1 amici17

Spesso a Maya era capitato di chiedersi cosa ci fosse di davvero reale attorno a lei. Tutti volti spenti, illusioni, astrazioni inutili da cui lei non voleva dipendere. Eppure ci rifletteva spesso, era circondata da un mondo di miraggi e non sapeva come uscirne. L'unica cosa che le permetteva di dimenticare ciò che aveva intorno era la fotografia. Lasciava le sue foto in giro per la città, con lo scopo di far sapere al mondo che per lei era tutto esclusivamente un miraggio. Inspired by "Mirage" by Sabrina Carpenter All right deserved to wisegvrl Cover by wisegvrl

𝐒𝐓𝐀𝐍𝐙𝐀 𝟐𝟓𝟖 «Styles... Harry Styles» Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva. «Styles, Styles, Styles... Ah eccolo! Stanza 258, sei in camera con un certo Louis Tomlinson!» Presi le chiavi che mi offriva e le rivolsi uno dei miei sorrisi, che ero sicuro l'avrebbero sciolta. Probabilmente quella segretaria quarantenne era la donna più giovane in questo posto. Perchè i miei mi avevano costretto ad un college maschile? Beh in realtà lo sapevo, ma non era comunque giusto. copertina → kronblade ©Sgrissi

[QUARTO LIBRO DELLA SERIE] -1: I'M STILL BREATHING; -2:I SURVIVED; -3:WE ARE THE WARRIORS. I terrestri, Mount Weather, A.L.I.E. Jocelyn è sopravvissuta a tutti questi pericoli. Però il prossimo è diverso. Il nuovo nemico non può essere fermato: le radiazioni non hanno pietà per nessuno. In tutto quel dolore e quella disperazione, Jocelyn ancora ha speranza, che lei e i suoi amici ce la possano fare. Loro sarebbero sopravvissuti, come sempre, anche se sapeva che non sarebbe stato facile, come non era facile sapere di amare qualcuno che la morte poteva toccare. Dal libro: "Non ti illudere Kane, è anche colpa tua" disse Riley passando. In fondo aveva ragione: al posto di controllare la lista si era persa nei suoi incubi. "E Adesso?" Chiese Clarke avvicinandosi "non ci ascolteranno mai" Joce rispose dopo qualche secondo. "L'eroe paga il prezzo Clarke, dovresti saperlo"

IN REVISIONE [TERZO LIBRO DELLA SERIE] LIBRI: -1:I'M STILL BREATHING -2: I SURVIVED Jocelyn e i suoi amici hanno sconfitto Mount Weather, ma sono lei e Clarke a portare il peso di quanto hanno fatto per permetterlo, allontanandosi da chi amano, e non solo fisicamente. Ora una nuova minaccia tecnologica incombe, ma c'è anche un'altro nemico, un nemico insidioso che gli insegnerà che i veri mostri sono sempre gli umani. Dal libro: Anche Echo guardò la lama della sua spada, impregnata di sangue, ma fu proprio grazie a quel momento di distrazione,che Jocelyn la attaccò,facendola cadere a terra, e calciando via la spada dalla mano, si inginocchiò e le puntò la sua alla gola. "Never underestimate the power of Darkness."

{SEQUEL DI "I'M STILL BREATHING"} Jocelyn è riuscita a scampare alla minaccia dei terrestri per un soffio. Ma anche i suoi amici ci sono riusciti? Riusciranno a vivere sereni sulla Terra? A quanto pare, le cose sono molto più complicate di così. Dal libro: "Gli dica di fermarsi! Adesso!" Disse Bellamy sbattendo il walkie-talkie in faccia a Dante. "No, non lo farò mai" si rifiutò quest'ultimo. "Ah no?" Disse Jocelyn sbattendolo contro il muro e puntandogli la pistola contro il petto. Dante non dava segno di panico, ma era terrorizzato. "Jocelyn, cerchiamo di ragionare con calma..." "Ho smesso di farlo quando avete portato via i miei amici"

~~~~~~~~Storia basata sulla prima stagione~~~~~ Dopo 97 anni dall'esplosione delle bombe nucleari 100 delinquenti dell'arca, stazione dove l'umanità sopravvive da generazioni,sono mandati a scoprire se il pianeta è ancora abitabile. Loro erano sacrificabili. Erano criminali. Tra questi, c'è Jocelyn Kane, che si vergogna del suo cognome. Tradita dal suo stesso padre. Pensa che l'amore sia un'arma con cui si uccide più di una pallottola ficcata nel centro della fronte. Quello che conta laggiù è solo sopravvivere. Ma se si sbagliasse? È scontrosa, stronza, acida, tutto quello che volete, ma era forte. La sua non era solo forza fisica. Era anche una forza mentale. Ne aveva passate tante. Ma le superava sempre, in un modo o nell'altro. Poi c'è questo imbecille,Bellamy Blake, che sta provando a confonderle le idee. Ma non ci riuscirà. Lei non può cascarci ancora. Dal libro: "L'amore è un'arma che ferisce più di un coltello, non voglio caderci dentro, non di nuovo, ho già sofferto abbastanza, non mi serve nessun altro a peggiorare la situazione." "Il genere umano ha bisogno di contare sugli altri, ha bisogno di amare" le disse Clarke dolcemente. "Io conto su me stessa, finora ha sempre funzionato." "Non siamo più sull'Arca,Joce"