"Scusa Vic, sei l'unica che non è entusiasta di passare un mese intero con quei figoni!! Al posto tuo la Spagna intera farebbe festa alla sola idea e tu sei qui come se andassi al patibolo! Chi se ne frega di programmare, non sai niente? Meglio! Ti spiegheranno tutto loro! E tu sarai bravissima a riarrangiare tutto in forma di articolo. Il mese prossimo ci sarà il tuo pezzo, le foto tra i calciatori sorridenti, tu saprai qualcosa in più di calcio e...ti innamorerai di uno di loro." Victoria sgranò gli occhi. L'ultima frase non le era ben chiaro. "Scusami?!" Ines cambiò espressione: i suoi occhi brillarono. "Succede sempre così! Consocerei uno di loro e...ti innamorerai perdutamente." Victoria chiuse il blocchetto per gli appunti, rifiutandosi categoricamente di risponderle su una questione così stupida. Si alzò e sospirò. "Ma perchè io continuo a parlare con te!!" *** TRILOGIA CON SERGIO RAMOS - QueenA Looking for paradise (I PARTE) 40 capitoli Nuestro amor serà leyenda (II PARTE) 33 capitoli Love me like the flood (III PARTE) 40 capitoli PROTAGONISTI: Sergio Ramos e Victoria Sanz

"Chi è quello?" disse indicandolo con un cenno del capo. Nina distolse gli occhi sul suo ragazzo e fissò quel misterioso centrocampista pensandoci un momento. "Oh! Non lo hai mai visto? E' Sergio Ramos Garcìa" Mia corrugò la fronte, perplessa. Il cognome non le suonava nuovo, tuttavia non riusciva a ricollegarlo. Lo guardò bene: gli occhi scuri, il sorriso luminoso. "E' il fratello di René...quel gran figo.." commentò Yoli, avendo per un momento sentito la domanda dell'amica a Nina. "René? Quel René Ramos ha un fratello!?" domandò perplessa Mia ricollegando solo in quel momento il ragazzo alla famiglia Ramos che abitava infondo alla strada. In diciassette anni della sua vita non aveva mai notato che René, uno dei ragazzi più belli del quartiere, più grande di loro di qualche anno, aveva un fratello. Riguardandolo in quel momento vi notò pure una certa somiglianza. "Sì! Ma non studia qui. Lui va a scuola a Siviglia o meglio, andava." commentò Nina, informata. Mia la ascoltò con interesse mentre continuava a seguire con gli occhi le azioni della partita. "Andava? Perché?" "Beh ha finito l'anno scorso. E' un '86." commentò. "E poi" soggiunse guardandola "A Settembre parte. Va a Madrid." "A fare cosa?" "Ma non lo sai?! E' tutta la settimana che ne parlano! E' stato comprato dal Real Madrid."

Per Sempre Felici e Contenti.... ?? La favola era iniziata un anno e mezzo fa. Una semplice ragazza di Madrid, giornalista, incontra il calciatore del Real Madrid. Parliamo di Sergio Ramos, difensore di una delle squadre più forti e famose del paese, e di Victoria Sanz che tutto il paese ha imparato a conoscere per i suoi articoli in una delle riviste più importanti di Madrid, e perché al fianco del giocatore campione d'Europa e del mondo. I due si sono sposati quasi un anno e mezzo fa, e tutto sembrava andare perfettamente. Chi non sognava un matrimonio fantastico come quello di Victoria? Con un principe azzurro ancora più perfetto che sembrava averle regalato il suo paradiso, magari. E poi i due hanno completato il puzzle della loro vita, e tutta la Spagna ha aspettato per nove mesi la nascita dell'erede di casa Ramos che è nata, proprio dov'è nato Sergio, a Sevilla. Victoria ha dato alla luce una piccola principessa che sembra la fotocopia del padre: la piccola Sofia Luz Ramos Sanz. Eppure c'è qualcosa che non va. O meglio, che non è andato. A soli sei mesi dalla nascita della bambina, Victoria e Sergio vivono in due case separate. *** TRILOGIA CON SERGIO RAMOS - QueenA Looking for paradise (I PARTE) 40 capitoli Nuestro amor serà leyenda (II PARTE) 33 capitoli Love me like the flood (III PARTE) 40 capitoli

Sergio ci pensò un momento: era da quasi dieci anni se non di più che non vedeva i suoi vecchi compagni di classe. Considerando la piega che aveva preso la sua vita dopo la fine della scuola, quando a diciannove anni era passato dal Siviglia al Real Madrid, erano state davvero poche le occasioni per vedere i suoi vecchi compagni di avventure. *** Eva e Veronica erano andate a scuola nello stesso liceo ed erano migliori amiche praticamente da sempre. Non erano molti gli ex compagni di scuola con cui aveva mantenuto i contatti infondo, tranne lei e Rafael che ogni tanto vedeva in giro per Madrid in qualche locale con una diversa ogni sera.

Victoria guardò di nuovo verso il mare. Non rispose. "Che ti ha detto il capo?" proseguì Sergio, cominciando a preoccuparsi. Victoria ci pensò. Dirglielo? Aspettare? A che pro, infondo? Trasse un sospiro. "Londra." disse. Sergio corrugò la fronte. "Come?" "Mi ha mandato a Londra a fare un reportage." Il ragazzo la guardò, sorpreso. "Wow. E' una cosa positiva, no?" sorrise. Victoria corrugò la fronte. "Beh, no." "Perché?" "Perché....è Londra! Insomma..." sciolse l'abbraccio voltandosi a guardarlo. "...e qui?" Sergio ci pensò. "Non vedo qual è il problema. Fai il reportage e torni. Non ti devi trasferire.." *** TRILOGIA CON SERGIO RAMOS - QueenA Looking for paradise (I PARTE) 40 capitoli Nuestro amor serà leyenda (II PARTE) 33 capitoli Love me like the flood (III PARTE) 40 capitoli PROTAGONISTI: Sergio Ramos e Victoria Sanz

"Scusa Vic, sei l'unica che non è entusiasta di passare un mese intero con quei figoni!! Al posto tuo la Spagna intera farebbe festa alla sola idea e tu sei qui come se andassi al patibolo! Chi se ne frega di programmare, non sai niente? Meglio! Ti spiegheranno tutto loro! E tu sarai bravissima a riarrangiare tutto in forma di articolo. Il mese prossimo ci sarà il tuo pezzo, le foto tra i calciatori sorridenti, tu saprai qualcosa in più di calcio e...ti innamorerai di uno di loro." *** TRILOGIA CON SERGIO RAMOS - QueenA Looking for paradise (I PARTE) 40 capitoli Nuestro amor serà leyenda (II PARTE) 33 capitoli Love me like the flood (III PARTE) 40 capitoli PROTAGONISTI: Sergio Ramos e Victoria Sanz

Emma si morse un labbro per un momento, più lo guardava e più avrebbe voluto scappare. Era cambiato, anche lui. Era...diventato...uomo. Se lo ricordava più come un ragazzino ma in quel momento di fronte a sé c'era Gerard cresciuto, non più un diciottenne che sognava di diventare grande calciatore. In quel momento era Gerard, ventiquattro anni, grande campione, in casa e nel mondo. Incredibile come le cose potessero evolversi, come potesse tutto cambiare...o, nel suo caso, rimanere uguale nonostante il tempo passato. "Comunque auguri" esordì Emma di nuovo sorridendogli. Gerard fece all'improvviso qualcosa che non avrebbe dovuto fare. Si avvicinò, sotto gli occhi increduli e sconvolti della ragazza di nuovo paralizzata, e appoggiò le labbra sulla sua guancia per ringraziarla in modo...particolare. Sentendo il ragazzo avvicinarsi così, Emma si sentì quasi mancare la terra sotto i piedi, chiuse un momento gli occhi sforzandosi con tutta se stessa di ricambiare quel bacio come faceva con tutti i suoi amici ma non ce la fece. Si limitò ad appoggiare la guancia contro la sua e inspirare lentamente sulla sua spalla, fu in quel momento che lo sentì. Come un flash esploso nella sua mente, respirò per un momento il suo profumo, dolce, intenso, lo stesso che aveva sentito l'ultima volta che si erano visti di sfuggita, nemmeno si ricordava quando con precisione. Si staccò rapida, per allontanare quei pensieri e quel profumo da sé, e lo guardò negli occhi sotto il suo sguardo perplesso. "Grazie per gli auguri! Ora vado che quei matti dei miei amici stanno organizzando chissà cosa e li devo tenere sotto controllo..mi ha fatto piacere rivederti Petits!"

DAL CAPITOLO TRE: Comincia il conto alla rovescia: "In onda tra 5..4...3...2...1... Vai". "Bentornati amici della notte, dopo il mio scherzoso appello al portiere del Real, possiamo tornare a parlare di argomenti seri. Sembra che...." ma non faccio in tempo ad iniziare, perché il mio sguardo viene attirato da Juan che fa l'inequivocabile gesto del telefono. "Ah scusate, mi dicono che c'è già il primo ascoltatore della serata in linea....Pronto?" "Pronto" dice una voce calda dall'altro lato. "Ciao e benvenuto, come ti chiami?" chiedo allegramente, mentre noto l'espressione strana di Juan al di là del vetro. "Ciao a voi, sono Iker...Iker Casillas".

Rimango sola con i miei pensieri e decido di uscire per prendere un po' d'aria, ma quando sto per aprirla sento delle voci concitate provenire dall'esterno: "Allora che pensi di fare, eh?" urla Iker. "Non capisco che vuoi dire" risponde secco Sergio. "Non ti lascerò prendere in giro, Miranda!" "Non la prendo in giro" ribatte il sivigliano "Oh per favore, te ne scopi una diversa ogni sera!" esplode il mio amico. "Non da quando c'è lei". "Sergio tu.." "Io la amo". A quelle parole, sento il mio cuore aumentare i battiti: non è possibile, non posso credere che lo abbia detto. "Tu cosa?" dice un incredulo Iker. "Io la amo, la amo davvero e non rischio di perderla per fare il coglione. Le altre non mi interessano, non finchè c'è lei" dice serio. "Cazzo!" sento dire da Iker e subito dopo, silenzio. Apro lentamente la porta ed esco: Sergio è immobile davanti alla porta con un'espressione preoccupata in viso. "Mi dispiace per stamattina, Randy, io.." ma non lo lascio finire. Mi avvicino a lui e lo stringo forte: "Non dire niente, non serve" rispondo, mentre sento le sue braccia circondarmi e stringermi. "Scusa" mi sussurra. "Ti credo" gli dico guardandolo negli occhi e accarezzandogli il viso "Ti credo, Sergio" prima di poggiare le mie labbra sulle sue.

Non sapeva come si chiamava né chi fosse di preciso, ma sapeva che quando l'avrebbe raccontato al signor Romiro, probabilmente gli sarebbe venuto un principio di infarto per l'emozione. "Iker Casillas" si presentò lui "Capitano del Real Madrid, ecco il perché della maglietta bianca" spiegò indicando la foto. Penélope, impressionata, gli strinse la mano. "Fantastico. E'..è un onore averla qui.." "Dammi del tu. Ho qualche anno più di te, anche se non sembra." sorrise. Penny imbarazzata si schiarì la voce. "Scusi...scusa...è che non sono abituata.. di solito dei vip che vengono qui a firmare libri eccetera se ne occupa il signor Romiro..io sono solo l'assistente." "Un'assistente molto carina però." soggiunse lui facendola arrossire violentemente. Iker si accorse dell'imbarazzo della ragazza per quel commento e subito si fece serio. "Non volevo sconvolgerti era un modo per metterti..a tuo agio.." s'affrettò a scusarsi, preoccupato e gentile. Penny lo guardò negli occhi: erano color miele, un intenso marrone che non aveva mai visto in un uomo. "Oh no io non...ok..cosa..desideravi?" domandò cercando di concentrarsi sui libri. Iker si guardò intorno. "Effettivamente volevo salutare Romiro, è da un po' che non passo a vedere come sta." "Peccato che ne sia andato, se vuoi ripassare domani mattina.." "Trasferta. Domani si gioca. Non fa nulla, ripasserò sicuramente. Adoro questo posto."