I figli della luna, così erano definiti, ma come due fratelli in competizione, la guerra tra licantropi e vampiri durava ormai da secoli, forse sin dalle origini del mondo. Abigaille Blackwood, dopo la perdita della madre, cresce con suo padre, l' Alpha del clan con un solo obiettivo, proteggere la sua gente. Per metà strega e per metà lupo dovrà attraversare un' adolescenza difficile dato che da secoli, ormai, il suo clan e la casata dei vampiri dei Vaughan hanno stipulato un accordo di pace, delineando i loro confini ma con una clausola, quella di far frequentare a 5 licantropi e a 5 vampiri una scuola neutrale dove convivono anche fate, orchi, umani e hunter, i cacciatori. Dall' altra parte invece... Arold Vaughan, vampiro da che né ha memoria. Primo genito della famiglia con discendenza diretta con Vlad l' impalatore, colui che diede vita ai vampiri. Con due occhi che cambiano a seconda del suo umore Arold attira facilmente le sue prede. Possiede dei poteri particolari come il resto della sua famiglia, ma cosa accadrà quando due fuochi in guerra da anni si scontreranno faccia a faccia? Abigaille sa che la madre è stata uccisa da un vampiro, mentre Arold ha un odio particolare verso i licantropi. Due anime tormentate come le loro possono avere solo due destini...unirsi o eliminarsi. Una storia di intrighi, inganni e amore che avrà solo un finale. #Salve e dopo tanto tempo sono tornata con una storia sui licantropi, ma con una piccola, anzi, grande variante rispetto ad Alpha Maledetto. Spero che sarà apprezzata. Grazie in anticipo e non copiate😂 #1 05/05/2018 Buona lettura

"Se fossi in te me ne andrei ora che puoi, perché dopo non avrai scelta."

Nessuno si è mai accorto di lei o si è preoccupato di sapere almeno chi fosse quella piccola ragazza che faceva sempre tutto sbirciando ogni tanto nelle sale piene di feste e banchetti dove lei era esclusa. Ma l'Alpha ovviamente non poteva lasciar stare la piccola, per lui era troppo una soddisfazione vederla soffrire. Non c'era niente che non le avesse fatto, le ha detto le cose più orribili insultandola in ogni modo possibile ,umiliandola davanti a tutto il branco e soprattutto facendole male fisicamente. Tutto il mondo crolla per l'Alpha quando scopre che la piccola creatura a cui ha reso la vita un inferno era la sua compagna. La sua piccola e innocente compagna. Da lì in poi l'Alpha farà di tutto per farsi perdonare ma soprattutto capire la sua storia e chi è veramente la sua piccola compagna poiché tutto il branco non se lo è mai chiesto. Ma riuscirà l'Alpha ad ottenere il perdono? Riuscirà la sua piccola compagna a non avere paura di lui? O sarà tutto un buco nell'acqua? Se non sarà così Safreya entrerà nel cuore di qualcun'altro ? Qualcuno disposto a curare le sue ferite e amarla?Magari qualcuno che sappia l'importanza della propria amata , una persona bisognosa di amore quanto lei. . . . . . . . . . . . . . . . OK CHIEDO GENTILMENTE DI NON SEGNALARE QUESTA STORIA. CHIUNQUE LO ABBIA GIÀ FATTO CON ALTRE TRE DELLE MIE STORIE. VERAMENTE SE VOLETE RAGGIUNGERE UN OBBIETTIVO FATELO CON IL SUDORE E CON LA FATICA NON SEGNALANDO ALTRE STORIE. ABBIATE RISPETTO PER LE ALTRE PERSONE CHE SCRIVONO PER IL PIACERE DI FARLO E NON PER UNA STUPIDA CLASSIFICA. ABBATTERAI QUESTE PERSONE E LE SCORAGGIERAI.... NO PERCHÉ IO LO SONO. Detto questo, buona lettura e grazie mille.

Ecco finalmente il sequel! Per chi non conoscesse la storia , questo è il secondo di "il mio baby sitter" , vi consiglio di andarlo per capire meglio tutto🙂 Ora Ally e Cam hanno un grande problema tra le mani:come faranno a stare insieme ? Sanno benissimo che i genitori , che a breve si sposeranno e avranno anche un altro bambino, non saranno mai d'accordo con il loro amore. Questo basterà per dividere i due innamorati? Ecco un estratto dal secondo capitolo: "Senza dire nulla mi sollevò il mento con un dito , e le nostre labbra si legarono come se non fossero mai state separate. Una sensazione di sicurezza e gioia mi scaldò il cuore , e le mie braccia si fecero più strette intorno al collo di Cam. Quando ci staccammo mi mancava il fiato, e il respiro di Cam mi danzava sulle labbra. <<Ally qualunque cosa accada, noi ce la faremo. Te lo prometto.>> Chiusi gli occhi e rimasi a respirare la sua stessa aria. Aveva ragione ,non dovevo avere paura. Qualunque cosa fosse successa , nulla mi avrebbe potuto separare da lui. Perché io lo amavo. E lui amava me. "

"Mamma te l'ho detto , ormai sono grande ,ho 16 anni,non ho bisogno di un baby sitter!" dissi cercando di farle cambiare idea. Lei mi guardò un' ultima volta con sguardo stanco "vedila così , sarà il tuo 'compagno di giochi' mentre sto via'' Storsi il naso. Era ancora peggio. A quanto pareva il mio tono supplichevole non bastava per convincerla che per stare quattro mesi a casa da sola non avevo bisogno di nessun 'compagno di giochi'. Mi diede un bacio sulla fronte ,posandomi una mano sulla spalla. Mentre mi salutava il campanello alla porta suonò, e non appena mamma fece entrare la figura sconosciuta nel soggiorno di casa nostra non riuscii a credere ai miei occhi. Mamma sorrise salutando il nuovo arrivato, dopodiché me lo presentò. " grazie per essere venuto così in anticipo. Lei è mia figlia Ally. Spero che andrete d'accordo questi 4 mesi" O porca merda.

DAL 28 NOVEMBRE IN LIBRERIA Sono passati mesi dal ultimo scontro tra Jennifer e Caleb, i due ormai non si parlano più e Jennifer ha deciso di andarsene dal dormitorio maschile e di alloggiare per un po' dalla sua amica Lyla durante il periodo di assenza della sua compagna di stanza. Ma quando quest'ultima torna Jennifer, se vuole continuare gli studi, è costretta a tornare nel dormitorio maschile. SEQUEL DI "QUEL COINQUILINO SNERVANTE"

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. &lt;&lt;CALEB!&gt;&gt; Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. &lt;&lt;queste sono le tue mutande&gt;&gt; Dico. &lt;&lt;come sei perspicace&gt;&gt; Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! &lt;&lt;perché erano in soggiorno?!&gt;&gt; &lt;&lt;perchè sei nel mio bagno?&gt;&gt; &lt;&lt;non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!&gt;&gt; &lt;&lt;non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!&gt;&gt;mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.