Maddalena Serafico di Vincisguerra decide di scomparire in una notte di luglio in cui la luna è stranamente grande e bassa all'orizzonte. Tutto il paese si rende conto dell'accaduto il mattino dopo e cominciano le congetture. Don Giulio, il parroco, si fa carico di raccogliere i primi indizi e chiede il supporto del Maresciallo Carmelo Calì, transfugo dalla natìa Sicilia e da un amore naufragato prima del nascere. Ma le voci, i bisbigli, le ipotesi, corrono più veloci delle indagini dei due improvvisati detective. Specie quando nella vicenda irrompe la figura di Leonardo Vincisguerra, cugino della scomparsa trapiantato in Australia. Pare che gli scomparsi a questo punto siano due, anzi tre se vogliamo tener conto anche di una busta bianca che qualcuno aveva lasciato sotto il portone...

Due racconti, una stessa storia raccontata da lei e da lui. Un erotismo lieve tra i passi sensuali di un tango.

E' una storia di amore, di amicizia, di guerra vissuta nel 1200 a.c. nel Lazio. La trama si sviluppa in un clima colmo di premonizioni e di destini incrociati, dove il naturale e il soprannaturale, la morte e la vita si fondono in un continuo inseguirsi per dare spazio alla leggenda. Gli spunti narrativi e i personaggi mitologico-storici intorno ai quali si sviluppa la trama, provengono dall'Eneide di Virgilio e dalle leggende che ancora oggi sopravvivono nei luoghi dove forse i fatti, o parte di essi sono realmente accaduti. La leggendaria Regina Camilla, condottiera dei cavalieri Volsci è la vera protagonista di questa avvincente storia.