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5 stories
Se dio fosse stato donna by siuri1
siuri1
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WATTYS AWARD WINNER ☘️🥳🥳 30.10.2019 #1 femminismo #3 giallo; #59 storie d'amore QUEST'OPERA È COPERTA DAL COPYRIGHT. QUALUNQUE VIOLAZIONE È PERSEGUIBILE DALLA LEGGE E COMPORTA RESPONSABILITÀ CIVILE E PENALE A CARICO DEI TRASGRESSORI. E' nell'ordine naturale delle cose l'equilibrio tra tesi e antitesi: il bianco ed il nero, il giorno e la notte, il bene ed il male, forze contrapposte che trovano nell'altro la loro ragion d'essere, rette parallele destinate a non incrociarsi mai. Ma ad ogni regola la sua eccezione: due entità opposte sono destinate a incontrarsi, o come accadde a Lorenzo e a Marta, a scontrarsi. Un uomo ed una donna e nel loro caso, un maschilista ed una femminista. Entrambi ambiziosi avvocati penalisti che per una serie di sfortunati eventi si ritroveranno a collaborare prima nello stesso studio, poi allo stesso caso. E non a un caso qualsiasi, ma l'omicidio di una donna con segni di violenza sessuale. E quando l'estremo del maschio s'imbatte in quello della femmina, allora è guerra. "Quando incontrò per la prima volta Lorenzo Anselmi, Marta ebbe la prova che dio fosse uomo. Non poteva credere che fosse donna, perché una donna non le avrebbe mai inferto un colpo così basso. Quel giorno si verificò la cosa peggiore che potesse mai accadere ad una come lei: incontrare un maschilista."
La banalità dell'omofobia by Gaia_Mic
Gaia_Mic
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[DISPONIBILE IN TUTTE LE LIBRERIE COL TITOLO "RICCARDO, LA PANDÀFECHE ED IO"] "La banalità dell'omofobia" è una storia di amore/odio, semplice, schietta e parzialmente autobiografica. Parla di Victor: un ragazzo che frequenta l'ultimo anno del liceo scientifico, che ama la botanica e giocare a calcio. La sua omofobia è talmente interiorizzata che il solo pensiero di poter "diventare" gay lo terrorizza e, per questo, non può capire né accettare ciò che prova per il suo amico d'infanzia, Riccardo, omosessuale dichiarato. Tentare di reprimere la propria natura è doloroso e frustrante, eppure a volte ci sembra l'unica scelta ragionevole. La resa dei conti, tuttavia, è inevitabile: tutti, prima o poi, dobbiamo confrontarci con i nostri errori e le nostre ansie. E allora abbiamo due possibilità: continuare a sbagliare, oppure scegliere di crescere e smettere di mentire a noi stessi. [Questa storia ha raggiunto la prima posizione in molte categorie (angst, bullismo, crescere, omosessualità, lgbtita, omofobia, slash, ecc.) svariate volte.] Per info sul cartaceo consulta l'ultimo capito.
When I Can't Do Anything Else by Dreamwald
Dreamwald
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When I can't do anything else, I write poems. [Became #1 in Poetry a long time ago]
Realistic Fairytale  by goldinyourtears
goldinyourtears
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Questa non è la solita fiaba, come quelle che ci raccontavano da piccoli, in cui la principessa è in pericolo e un bel principe, vestito d'azzurro e in groppa ad un cavallo bianco la salva. Questa non è nient'altro che una fiaba realistica, in cui una principessa capisce che le fiabe non esistono neanche per chi, come lei, porta la corona. 2016. Tutti i diritti riservati a @goldinyourtears 22/08/2016 #87 in storie brevi
Reset Totale by acasalini
acasalini
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Queste sono data e ora della tua morte. Se vuoi vivere uccidi... Il messaggio arriva contemporaneamente sui telefoni, gli smartphones, i tablet, gli smartwatch, e i computer di tutto il globo. Non solo. Anche le televisioni, le radio, i fax, e ogni stramaledetto aggeggio tecnologico in grado di trasmettere una sequenza ordinata di caratteri, prima riceve e subito dopo vomita fuori in perfetta sincronia, la strana successione di lettere e numeri. Il contenuto è semplice. Una data e un paio di linee di testo. Uno scherzo. Sì, uno scherzo di cattivo gusto messo in atto da un ragazzino particolarmente dotato in informatica e telecomunicazioni. Un'azione in tipico stile Anonymous con tanto di maschera e sorriso satanico. I decessi per cause naturali iniziano a verificarsi poco dopo la trasmissione. Poi arrivano gli omicidi. Centinaia. Migliaia. Milioni. Una reazione a catena in grado di cancellare duemila anni di storia in poco più di settantadue ore. Uccidere per sopravvivere. Istinto primordiale. Ora le strade sono piene di cadaveri. Le case, i bar, i giardini pubblici, gli uffici, i locali da ballo, le chiese. Perfino le scuole. Cadaveri. Cadaveri dappertutto. Un mare di morte. E' la fine. O forse solo l'inizio. Qualunque cosa sia, è ora. Sta succedendo. Anzi no, è già successo. Quattro individui speciali, quattro maestri delle arti supreme, quattro menti in grado di sistemare le cose. Mike, Steve, Anna e Giulia. Scrittura, musica, scultura e pittura. E poi un neonato. Solo in una sala parto piena di cadaveri, a fianco di una madre morta ammazzata poco dopo averlo dato alla luce. L'essere umano numero zero da cui ripartire. E' una corsa contro il tempo. Il bambino piange. Ha fame. Il bambino sta per morire. Mike, Steve, Anna e Giulia non possono fare altro che cercare nelle loro opere un indizio, un segnale, un piccolo particolare in grado di risolvere l'enigma. L'enigma della genesi 2.0.