"mezza pariolina, mezza bora", Era il modo in cui Sara era più frequentemente soprannominata. Abituata nelle migliori maniere, da sempre cresciuta in una famiglia dal cognome conosciuto e con un futuro preciso davanti a sé, Sara Ferrara si ritroverà a non poter omettere un 'piccolo' inconveniente nelle sue giornate; che non sapendo, le avrebbe per sempre stravolte. Aveva sempre vissuto nel quartiere rinominato dei parioli, ma per diverse motivazioni, la sua nuova casa sarà a San basilio. Studiava nelle migliori scuole, e ritrovarsi in uno degli istituti superiori meno consigliati, fu davvero un cambiamento drastico. Non che avesse tante conoscenze, ma noterà subito la differenza tra il tipo di gente nuova che la circondava. C'è da chiedersi quindi, perché viene descritta anche mezza bora? Aveva un caratteraccio forte, sembrava strano che fosse rinchiuso in una ragazzetta così minuta e per bene. Da quando mise piede nella nuova scuola, aveva indubbiamente molti occhi addosso. Venne velocemente a conoscenza di tutti gli elementi principali dell'istituto, tra cui i miserabili. I principali ragazzi da cui, secondo consiglio di alcune voci, si sarebbe dovuta tenere ad una determinata distanza. Non colse molto il consiglio però quando catturò due occhi inconsapevolmente coi suoi modi. Lui si chiamava Niccolò Moriconi, da definire "boro" a qualsiasi effetto, ma anche "poco serio" nella maggior parte degli ambiti che lo circondavano. Essere l'unica ragazza che non cadde ai suoi piedi con uno schiocco di palpebre non era da poco, chi era questa ragazza strana, educata e sfacciata allo stesso tempo, che voleva assolutamente tenergli testa? Non la conosceva nemmeno e senza neanche accorgersene, si ritrovò a donarle il suo cuore, essendone ormai perso. "Con te non sono diverso, semplicemente riesci a far venire fuori la parte più bella di me. Se si potesse, rinascerei perché non meriti quello che ero"

Possono delle vacanze natalizie diverse dal solito, cambiarti la vita radicalmente? Riuscirà Niccolò ad abbattere i muri che si è creata Aura? Cosa può succedere tra due coetanei, che credono di aver chiuso con l'Amore?

Crystal una ragazza di 18 anni fragile,semplice, simpatica,un solo difetto si fa trasportare dagli altri soprattutto da una persona. vive con la sua migliore amica Josephine in un appartamento a Roma. studia canto con la sua migliore amica in una piccola Accademia. i suoi genitori sono separati e lei all'età di 18 anni si trasferisce da Milano a Roma per stare lontana da loro che gli hanno causato solo del male. - - Niccolò in arte "Ultimo" cantautore italiano vincitore di Sanremo. vive anch'esso a Roma la sua città di nascita. sempre in giro per il suo lavoro.

Una storia curiosa... Di Nico ❤️✨ Capitoli di @ultimopeterfan su Instagram

Mary per festeggiare il suo 18esimo compleanno, decide di andare ad un'instore di Ultimo. Pensa sia la solita Celebrity Crush che dopo circa 1/2 mesi sarebbe passata.. ma lei per lui non è una semplice fan e lei ogni volta che sente la sua voce o riguarda le immagini dove la stringe perde la testa.. Cosa succederà tra Mary e Niccoló?

-"dammi un bacio" dice lui sorridendo -"no"dico e scendo le scale di corsa per non farmi prendere da lui -"ahhh vuoi la guerra ehhh e guerra avrai! Tanto ti prendo" lo sento scendere allora decido di nascondermi in cucina fino a quando... BEH SE LO VOLETE SCOPRIRE VI TOCCHERÀ LEGGERE E SE PROPRIO VOLETE POTETE METTERE ANCHE UNA STELLINA O UN COMMENTO MUAHHAHAAAHAHAH

"Senti questi occhiali li terrai all'infinito?" Lo guardo mentre è distratto a guardare l'orizzonte. "E tu continuerai a rompere all'infinito? Come mai tutti con questo accanimento?" Mi guarda anche lui divertito. "Forse perchè ormai sono le undici di sera? E poi, cioè, ho solo voglia di vedere i tuoi occhi." Dico con forse troppa sincerità. Lui sorride e mi prende le mani per portarle ai suoi occhiali. "Prego allora." Guardavo la foto e mi veniva da sorridere. Sotto, sulla linea bianca della Polaroid con una scrittura elegante c'era semplicemente scritto: "Aspettami dove il mare finisce."

<<Ti amo.>> <<Non ci credo.>> <<Guarda le stelle.>> Alzai gli occhi al cielo stellato e mi resi conto di quanto io e lui in quel momento fossimo talmente piccoli e insignificanti sotto un mare di satelliti scintillanti. <<Adesso guarda me.>> Feci come mi aveva detto di fare e mi accorsi che i suoi occhi somigliavano a due stelle proprio come quelle sopra a quel cielo così immenso come lui. <<Ti amo.>> mi disse di nuovo. <<Adesso ci credo, ti amo anch'io>>