Dal testo: Avevo paura. E come potevo non averne dopo tutto quanto? Ho sofferto per te tante di quelle volte da perdere il conto e, nonostante questo, sono rimasta al tuo fianco affrontando tutti i miei incubi peggiori. Ci uccidevamo a parole ma chiunque poteva vedere che con gli occhi, bè, si capiva. Si capiva che in verità a fianco non volevamo nessun altro a parte noi. E Dio, questo volere solo te anche se mi avevi ferita non poteva che terrorizzarmi. Ma per te valeva la pena ignorare il mondo, figurati delle stupide paure.

Dopo tutto non c'è niente di male rifugiarsi nel mondo dei libri, cercando di fuggire dalla realtà. Non c'è nulla di male nel ascoltare qualcuno che ci ha capiti senza conoscerci. Non c'è nulla di male crearsi un mondo di musica, libri e sfogarsi scrivendo.