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Folie à Deux by IvanaGBellamy
IvanaGBellamy
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[COMPLETA] Cosa faresti se un giorno ti svegliassi e ricordassi in ogni minimo dettaglio la tua morte? Eleanor Gayre ricorda perfettamente l'uomo che le ha sparato un colpo dritto in fronte nella sua stanza, ricorda il sangue schizzato sulla parete dietro di lei, ricorda la vita che scivola via dal suo corpo immobile, ricaduto scomposto sul letto. Ricorda tutto, come se avesse assistito a quella scena da spettatrice esterna. Eppure Eleanor si risveglia dopo quelli che le sono sembrati migliaia di anni e pochi secondi al contempo, non c'è più sangue sulla parete e lei è chiaramente ancora capace di respirare. E l'uomo che l'ha uccisa è in casa sua, ospite dei suoi genitori, ignari dell'accaduto. Alistair Lane, enigmatica figura che emerge dalle macerie del suo passato, che si materializza davanti a lei lì, a villa Gayre, e che sembra incarnare una vendetta spietata e incondizionata. È proprio quella vendetta a legarli, a creare uno desiderio struggente in bilico tra la vita e la morte, a bloccarli in un circolo vizioso da cui non possono tirarsi indietro. Eleanor - l'innocente, giovane e fragile Eleanor - non è poi così diversa dal suo assassino, in fin dei conti. [Immagine di copertina di Andrea Torres Balaguer]
Error 0313: APTOFOBIA [🌈 LGBT+ STORY] by hikoshiki
hikoshiki
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✔→ COMPLETA Con la testa poggiata sul cuscino, Skyler guarda impaziente quel biglietto del treno in direzione di Uneke. Seppur sia notte fonda, non ha voglia di chiudere gli occhi. L'impazienza è troppa, quasi pregherebbe al Sole di far arrivare prima il giorno; vederlo lì fra i suoi pensieri non farebbe altro che aumentare l'irrefrenabile voglia di saltare su quel treno con ore e ore di anticipo. Ha già tutto pronto da due giorni. Si morde un labbro pensando che, finalmente, lo vedrà. Il ticchettio si è fatto opprimente. I minuti non passano mai. Allora chiude gli occhi e immagina di sollevarsi sulle punte e baciargli le labbra prima di scoppiare in un risolino. Non ci riesce, li riapre. Quasi boccheggia invece di respirare. Allora si solleva, prende il suo violino e corre a piedi nudi fino al terrazzo della mansarda. Lì, nella notte, fra quelle mille note che profumano di un amore immaturo e adolescenziale, non suona, ma immagina di farlo e immagina anche che siano le braccia di Daniel a cingergli il petto tenendolo finalmente stretto a sé. Nell'oscurità di Solelka si lascia cullare da quelle fantasie, attendendo che i colori della notte lascino spazio a quelli dell'alba. Non si accorge nemmeno di essersi addormentato. Il Sole lo accarezza e lui ancora ride dietro le palpebre calate. art by: artsy-trashy.tumblr.com