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Per inaugurare la mia collana di classici e grandi opere di vari autori, ho scelto di pubblicare uno dei "proemi" che più mi ha affascinato, quello del "De Rerum Natura" di Lucrezio.
Quella del poeta latino Lucrezio (94 a.C.- 50 a.C), è una delle invocazioni ad una divinità romana più particolari e controverse, ciò perchè scritta da un autore epicureo, che quindi riteneva le divinità estranee alla vita degli esseri viventi mortali. Probabilmente, questo inno è stato dedicato a scopo puramente simbolico dato che Venere rappresenta la voluptas, ossia la dolcezza e il piacere che sono uno dei capisaldi della filosofia epicurea.
Chi è Venere? Venere era una divinità tradizionale del Pantheon romano, secondo la tradizione, da un rapporto con Anchise generò Enea, per tale ragione è considerata non solo come madre sei discendenti dell'eroe ma come madre anche di Roma e per tale ragione, tanto cara ai romani.