In un futuro (o passato?) distopico, la popolazione mondiale si ritrova costretta a migrare all'interno delle città e degli enormi distretti metropolitani dopo che la "Catastrofe" ha distrutto gran parte della superficie terrestre, esclusi i distretti urbani già attrezzati in previsione di questo possibile avvenimento. Riconquistare la totalità della superficie sembra essere oramai divenuto un lontano eco dei "Grigi". Sono ancora pochi quelli che credono in un possibile futuro al di fuori delle "Cupole".

Alice è in viaggio per il mondo. È felice di vivere esplorando terre sconosciute con la Wonder e sua madre ma in lei c'è un senso di nostalgia che si fa sempre più forte. Sono passati quasi tre anni dalla sua ultima visita al Paese delle Meraviglie e le mancano tutti i matti abitanti di quel posto, ma uno di loro le manca più di tutti: il suo buffo buffissimo amico dal grande cappello. E se fosse più di un amico? Alice non dovrebbe perdersi in questi pensieri impossibili... Ma, come è già stato dimostrato, nulla è impossibile. Questo è un sequel del film "Alice attraverso lo specchio" che ho immaginato.