In molti mi chiesero come fossi arrivato alla mia grandezza, a quella forza sfrenata, a quell'acume sfolgorante, che mi avevano reso leggendario; innumerevoli volte mi fu domandato di narrare la mia storia e nessuna delle persone che me lo chiesero oggi sopravvive ancora. La mia essenza si prolunga, attraverso gli eoni, di giorno in giorno crescendo e a qualcuno, ho pensato, devo affidare le mie memorie, perché possano essere ancora mie se un giorno la mia mente, in un futuro troppo lontano, dimenticherà di quando sono stato piccolo e di come la grandezza si ottiene con la perseveranza e affrontando mille pericoli. Ecco il perché di questa storia che vi accingete a leggere. Io sono un drago, uno degli ultimi della mia specie. Ed è colpa mia: io li ho uccisi.

~ Storia nell'elenco di lettura di @FantasyIT ~ Un vecchio cantastorie rimbambito di nome Artigern, detto Arty, e il suo improbabile compagno di viaggi, Sparviero, raccontano la loro storia, fra bambini ladruncoli, draghi ridotti a bestie da soma e pazzi vogliosi di potere. Beh, non si potrebbe chiedere altro, giusto?

Questo è un racconto di cui l'autore ancora non conosce il finale; ne mai potrebbe. Si tratta infatti di una storia che narra gli accadimenti di una partita di "Dungeons and Dragons" realmente giocata, in cui tutto ciò che è avvenuto è stato successivamente riportato, con particolare impegno nel non trascurare i dettagli. Non disperate, anche se non avete mai sentito nominare il gioco "Dungeons and Dragons" potete benissimo godervi il racconto. Ma ecco un assaggio della trama: A causa di uno sciagurato naufragio, Sibar, un neko originario dell'impero e Trabosh, un orco nato in un clan delle paludi, ma cresciuto in una città elfica, dovranno unire le proprie forze per giungere alle porte della città più vicina. Ma una volta tornati, Trabosh riceverà un'amara sorpresa, che sconvolgerà la sua stessa vita. Tuttavia il legame stabilito con Sibar basterà per affrontare un'avventura colma di insidie e pericoli, ancora una volta, insieme. Godetevi il più possibile questo racconto, che non ha in alcun modo, lo scopo di annoiare.