Se chiedessero a Paul McCartney qual è la cosa che più ama al mondo, risponderebbe con il nome della sua band, gli Wings. Se chiedessero a John Lennon la stessa cosa, risponderebbe col proprio nome. E forse, ma solo in secondo luogo, con quello della sua, di band: i Quarrymen. Se chiedessero a entrambi qual è la cosa che odiano di più al mondo, invece, risponderebbero l'uno col nome dell'altro.

Quando Paul arriva all'Università di Cambridge, il suo obiettivo è quello di far scorrere tutto liscio fino alla laurea. Il suo insopportabile compagno di stanza, Churchill, è ben deciso a rendergli le cose più difficili. E più divertenti.

Guardi i suoi occhi, fissi sulle tue labbra. "Puoi farlo, John. Puoi baciarmi". Ma sono troppi gli strappi, per ricucirli da capo. "No, non posso". 𝘮𝘤𝘭𝘦𝘯𝘯𝘰𝘯

Quando la bottiglia aveva terminato il giro proprio davanti al suo maledetto amico, John non era riuscito a trattenere un sospiro di delusione. Con Paul sta davvero troppo, maledizione, di quel troppo che ti porta a conoscere il colore del suo dannatissimo spazzolino da denti e il modo in cui si sfiora l'angolo delle labbra con il pollice quando è a disagio. Un troppo che, in effetti, non è mai davvero troppo, ma John deve convincersi sia così per preservare la propria salute mentale, perché a volte ha semplicemente bisogno di dirsi "Ok, qui finisce Paul. Qui inizia il resto della mia vita". E sa che se non lo fa, se ogni tanto non se lo ricorda, va a finire che il pensiero di Paul gli ruba il resto dello spazio disponibile e non c'è modo di distinguere dove inizi e dove finisca, il maledetto McCartney.

[mclennon] Da quando era ad Auschwitz aveva visto trentasette cieli bianchi, sessantatré cieli neri e ottantacinque cieli grigi. Era il suo modo per non impazzire, guardare il cielo mutare sopra di lui, e quello era il primo cielo azzurro che avesse visto da quando la sua conta era iniziata.

Novembre 1963. Il concerto alla Guildhall di Portsmouth fu rinviato a dicembre perchè Paul beccò un virus intestinale che lo fece stare male anche durante un'intervista che ho allegato nel testo. Ho provato ad immaginare il dopo di quell'intervista che in questo breve racconto ispira John a scrivere "If I Fell" (gennaio 1964, un mese dopo). "Questo è stato il nostro periodo di stretta armonia". Paul in un'intervista in riferimento alla canzone "If I fell". "La gente dimentica che John ha scritto delle ballate piuttosto carine. Le persone tendono a pensare a lui come uno spirito acerbo, aggressivo, ma ha avuto un lato molto caloroso e gentile". Many Years From Now, biografia di Paul McCartney (sempre riguardo If I Fell). John non ha mai voluto dire a chi fosse rivolta la canzone. In un'intervista del 1980 riferisce al giornalista che non può dirlo.

"But as for me, I still remember how it was before" - 《Ti ho amato tanto, e continuo ad amarti.》 ♡McLennon♡

John sa che non è Paul. Ha stretto Paul quando stava morendo. Ha visto il sostituto venire addestrato a imitare perfettamente il suo amante. Ma la copia è perfetta, così perfetta che è praticamente del vero Paul che si sta innamorando, no? Traduzione italiana di Almost him, scritta da Maraudermania.

Donde Paul es un acosador y le manda mensajes a su crush. Se prohíbe su copia y/o adaptación. Todos los derechos reservados. Fecha de inicio: 13.01.2018 Fecha de culminación: 18.02.2018

"Capisco. Non ti voglio assolutamente serbare rancore, Paul. Sei fatto così; sei un po' buio. Mi ricordi il nero."