- «Cosa vuoi da me?» sussurro, con la bile in gola. Lo guardo negli occhi, sono due pozzi profondi e bui, indecifrabili. Tremo e lui respira sulla mia bocca prima di prendermi il labbro inferiore tra i denti e tirarlo fuori. Il petto si abbassa e alza così velocemente, mi manca l'aria, credo di poter morire dalla paura. Con le mani accarezza le mie braccia, lentamente e sensualmente facendomi ansimare. Infila le dita tra le mie ammanettate al letto. Lascia il mio labbro mentre io prego tutti gli dei affinché mi liberi e mi faccia tornare a casa, dai miei fratelli, al sicuro. Infila inaspettatamente la lingua nella mia bocca e io spalanco gli occhi per poi iniziare a dimenarmi, ma più piango e cerco di staccarmi, più lui mi stringe le mani e mi morde la lingua facendomi sanguinare e lasciandomi in bocca un sapore metallico. Quando finalmente si stacca dalle mie labbra, ormai sto piangendo a singhiozzi e ho meno fiato di prima. Mi guarda dritto negli occhi, si lecca le labbra e si riavvicina con un'espressione che mi fa accapponare la pelle. «Vendicarmi.» risponde.- "Non sarà il demone a scegliere voi, sarete voi a scegliere il vostro demone." -Platone ATTENZIONE: SCENE VIOLENTE, TEMATICHE DELICATE, SESSO ESPLICITO E LINGUAGGIO VOLGARE. (Questa fanfiction è una riscrittura di una mia precedente storia pubblicata su efp con il profilo di Sarah_00) #3 in #zaynmalik #1 in #het

⚡Inazuma Eleven fanfiction.⚡ Questa storia parla di un ragazzo e una ragazza in piena adolescenza.. tutt' altro che semplice. Axera è abbastanza riservata e, a volte, fin troppo timida. Cerca di mostrare un carattere tosto per non permettere alle altre persone di ferirla, ma la maggior parte volte fallisce. Però, una volta che acquisisce un po' di confidenza con una persona, non la ferma più nessuno, si trasforma in una persona dal carattere deciso e determinato, forte proprio come lo desidera lei. Axel è deciso, corretto e distaccato dagli altri. Preferisce stare in disparte perché non sopporta litigare o essere disturbato. Riesce sempre a farsi rispettare, incute timore soltanto con lo sguardo, nonostante non sia un bullo. Non si affeziona molto facilmente ad altre persone, ma se comincia a provare affetto per qualcuno, non si fa tanti problemi a dimostrarlo. Entrambi soffrono per la scomoda situazione famigliare in cui si sono ritrovati. In fondo sono soltanto due ragazzi che hanno bisogno di più amore nella loro vita. Si incontreranno per la prima vera volta in un campo da calcio, incoscensapevoli del fatto che un semplice pallone sarà il mezzo tramite cui i due ragazzi si innamoreranno l' uno dell' altro. Started: 28/08/2015 ⚡ Ended: 30/09/2016 ???? ©_Axera_

DAL 28 NOVEMBRE IN LIBRERIA Sono passati mesi dal ultimo scontro tra Jennifer e Caleb, i due ormai non si parlano più e Jennifer ha deciso di andarsene dal dormitorio maschile e di alloggiare per un po' dalla sua amica Lyla durante il periodo di assenza della sua compagna di stanza. Ma quando quest'ultima torna Jennifer, se vuole continuare gli studi, è costretta a tornare nel dormitorio maschile. SEQUEL DI "QUEL COINQUILINO SNERVANTE"

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.