{SEQUEL DI "I'M STILL BREATHING"} Jocelyn è riuscita a scampare alla minaccia dei terrestri per un soffio. Ma anche i suoi amici ci sono riusciti? Riusciranno a vivere sereni sulla Terra? A quanto pare, le cose sono molto più complicate di così. Dal libro: "Gli dica di fermarsi! Adesso!" Disse Bellamy sbattendo il walkie-talkie in faccia a Dante. "No, non lo farò mai" si rifiutò quest'ultimo. "Ah no?" Disse Jocelyn sbattendolo contro il muro e puntandogli la pistola contro il petto. Dante non dava segno di panico, ma era terrorizzato. "Jocelyn, cerchiamo di ragionare con calma..." "Ho smesso di farlo quando avete portato via i miei amici"

IN REVISIONE [TERZO LIBRO DELLA SERIE] LIBRI: -1:I'M STILL BREATHING -2: I SURVIVED Jocelyn e i suoi amici hanno sconfitto Mount Weather, ma sono lei e Clarke a portare il peso di quanto hanno fatto per permetterlo, allontanandosi da chi amano, e non solo fisicamente. Ora una nuova minaccia tecnologica incombe, ma c'è anche un'altro nemico, un nemico insidioso che gli insegnerà che i veri mostri sono sempre gli umani. Dal libro: Anche Echo guardò la lama della sua spada, impregnata di sangue, ma fu proprio grazie a quel momento di distrazione,che Jocelyn la attaccò,facendola cadere a terra, e calciando via la spada dalla mano, si inginocchiò e le puntò la sua alla gola. "Never underestimate the power of Darkness."

~~~~~~~~Storia basata sulla prima stagione~~~~~ Dopo 97 anni dall'esplosione delle bombe nucleari 100 delinquenti dell'arca, stazione dove l'umanità sopravvive da generazioni,sono mandati a scoprire se il pianeta è ancora abitabile. Loro erano sacrificabili. Erano criminali. Tra questi, c'è Jocelyn Kane, che si vergogna del suo cognome. Tradita dal suo stesso padre. Pensa che l'amore sia un'arma con cui si uccide più di una pallottola ficcata nel centro della fronte. Quello che conta laggiù è solo sopravvivere. Ma se si sbagliasse? È scontrosa, stronza, acida, tutto quello che volete, ma era forte. La sua non era solo forza fisica. Era anche una forza mentale. Ne aveva passate tante. Ma le superava sempre, in un modo o nell'altro. Poi c'è questo imbecille,Bellamy Blake, che sta provando a confonderle le idee. Ma non ci riuscirà. Lei non può cascarci ancora. Dal libro: "L'amore è un'arma che ferisce più di un coltello, non voglio caderci dentro, non di nuovo, ho già sofferto abbastanza, non mi serve nessun altro a peggiorare la situazione." "Il genere umano ha bisogno di contare sugli altri, ha bisogno di amare" le disse Clarke dolcemente. "Io conto su me stessa, finora ha sempre funzionato." "Non siamo più sull'Arca,Joce"

Poche ore separano Bellamy Blake dalla Conclave finale: un altro incubo lo sveglia nel mezzo della notte... Sa che non abbandonerà la sorella, per niente al mondo...

Salve a tutti! Mi accingo a pubblicare la mia prima Murphamy (The 100). Adoro la ship Bellamy/Murphy, spero di riuscire a scrivere molto e molto ancora su questa splendida coppia. Intanto questo è il primo esperimento, avrà sicuramente un continuo. Questa fic è ambientata sull'Arca, vedremo quindi una versione inedita di John e Bellamy, mesi prima che i 100 vengano spediti sulla Terra. Ho adorato immaginare quale fosse il loro rapporto prima dell'atterraggio. Grazie a chi ha deciso di dargli un'occhiata e buona lettura! ps: avverto da subito che è una smut, quindi a chi non piace il genere, come sempre consiglio di starne alla larga :*

L'Arca sta morendo. 100 prigionieri sono stati mandati sulla terra per una missione disperata, i loro crimini li hanno resi sacrificabili. L'amore potrebbe renderli deboli o forse, li motiverà a vivere. Non dovranno fare altro che sopravvivere, ma saranno messi alla prova dalla terra, dai segreti che nasconde e sopratutto... si metteranno alla prova a vicenda.

[SPOILER 2.08 - Spacewalker] Passano i giorni ma il dolore non svanisce, sembra che il tempo non guarisca tutte le ferite, o forse ne è solo passato troppo poco. Ambientata subito dopo gli avvenimenti della 2.08, non tiene conto degli episodi seguenti. [RavenCentric]

Sono passati ottant'anni da quando delle esplosioni nucleari hanno distrutto la terra. Le uniche persone rimaste sono in cielo, sono su una nave spaziale: L'Arca. L'ingegnere Jake Griffin ha scoperto una falla nel sistema di ossigenazione e ha deciso di dire a tutti che rimangono solo meno di vent'anni prima che l'ossigeno finisca. Ma il consiglio non vuole che si crei il panico tra la gente e decide di uccidere l'uomo, ma appena saputa l'idea che ha avuto il cancelliere Jaha, decide che, per salvare la vita della sua bambina appena nata, sarebbe andato sulla terra con una navicella. E così fa, ma appena atterrato l'uomo sviene lasciando la bambina a piangere. Nora passava da quelle parti in quel momento, sentiva qualcuno piangere e appena vide la neonata la prese in braccio portandola a Polis e avvisando il consiglio degli ambasciatori di andare a riprendere il padre. Clarke, così Nora chiama la bambina, cresce in fretta e si fa un'amica: Lexa. Le due vanno molto d'accordo e giocano sempre assieme, ma Lexa è una Natblida e, dopo che Nora riferisce al Comandante che un'altra Natblida è pronta per iniziare l'addestramento, questo non aspetta un attimo per farla andare a prendere. Le due amiche si dividono, unite solo da un regalo che si sono scambiate.

Frasi prese dalla serie TV "the 100" NON È UNA FANFICTION

DISPONIBILI SU AMAZON I PRIMI QUATTRO VOLUMI IN VERSIONE EBOOK E CARTACEO Due donne, due mondi diversi in due tempi diversi. Ma il luogo e il tempo sono relativi, l'amore che le lega è assoluto. I destini delle Clexa e delle Elycia si fondono a crearne uno solo. Clexa Au Copertina di @VausemanIT :)