Ci incontrammo a Londra in un lontano 2014, due ragazzini allora, io che studiavo arti figurative intenta a concludere qualcosa nella mia vita, lui li per fare musica. Ci incontrammo in quei classicissimi caffè, qualcosa tipo Caffè Nero probabilmente. |Ho capito solo dopo che facevi per me, forse era troppo tardi.

Einar odia solo due cose: il lunedì mattina e Filippo Maria Fanti, il nuovo allievo della scuola di Amici17. Filippo, in arte Irama, indossa orecchini a forma di piuma e grandi anelli a tutte e cinque le dita. Ci sono anche parecchi litigi, una camera troppo piccola per tre persone, un compagno di stanza stanco delle discussioni dei suoi amici, una produzione impicciona, una sala prove e qualche canzone. Non necessariamente in quest'ordine.

/COMPLETA/ Circa un anno dopo la vittoria, Filippo torna a fare i conti con la vita che ha lasciato indietro. Ma questa volta non è solo. L'amore -a tratti disperato, frustrante ed impossibile- tra Einar e Filippo troverà modo di sopravvivere a tutto questo? _______________ "Mi stai lasciando? Einar! Cazzo. Rispondimi: mi stai lasciando?" "Non ne posso più! Non ne posso più di tutto questo! Non posso più fare niente per salvarti, niente, Filippo, lo capisci? Cazzo! Ho le mani legate se tu non ti lasci aiutare. ______________ "Fil." Ancora un attimo di silenzio. Silenzio che rimbomba dal rumore che fa. Poi una strana luce nel cuore. "Ti amo più della mia stessa vita."

-Non lo voglio.- Sbottò improvvisamente Filippo, facendo crollare tutte le speranze della ragazza che sbarrò gli occhi di colpo. -Perché dovrei accettare questi stupidi cioccolatini? Preparati da una sfigata come te, per di più. Ti aspettavi davvero che accettassi un gesto del genere?- Borbottò il ragazzo con acidità e freddezza, distruggendo il cuore di Aria che aveva già smesso di battere da un po'. Aria stava cercando di trattenere le lacrime il più che poteva dinanzi a quegli occhi così gelidi quasi quanto lo era stato il suo tono di voce. -Che perdita di tempo.- Sbottò ancora il ragazzo, prendendo il pacchetto dalle mani della ragazza per poi frantumarlo contro il pavimento. Lo aveva gettato a terra e la giovane stava rischiando quasi un collasso nell'osservare quel gesto di rifiuto da parte del ragazzo che tanto le piaceva. Tutti gli studenti erano scoppiati improvvisamente a ridere di lei e a prenderla in giro mentre Irama si limitò a sorriderle con cattiveria. Un sorriso di sfida che le fece gelare il sangue nelle vene. -Se devi piangere, sii almeno abbastanza rispettosa da farlo per conto tuo. Grazie.- Con quelle ultime parole, Aria scappò via dalla mensa in lacrime...

America indietreggiò di scatto mentre vide il ragazzo serrare la mascella. In quel momento ebbe l'istinto di allontanarsi il più possibile. Aveva paura che quel ragazzo tanto bello quanto dannato potesse farle del male. -Devi andare via da qui o qualcuno potrebbe pensare di farti del male.- Continuò il ragazzo mentre lei non fece altro che pensare allo spavento che continuava a sentire dentro di sé. Egli provò a toccarle un polso per fermarla ma lei trasalì. -No! Non toccarmi!- Urlò America indietreggiando sempre di più con le lacrime agli occhi per lo spavento. -Aspetta, non voglio farti del male!- -Aiuto! Aiuto!- -Shh, sta zitta o ti sentiranno.- Continuò il ragazzo catapultandosi verso di lei ma indietreggiando l'attimo dopo, ricordandosi di non poterla toccare. America osservò il comportamento del ragazzo ed inarcò un sopracciglio. I loro occhi si scontrarono. La bionda non aveva mai visto degli occhi più belli di quelli in tutta la sua vita. Filippo invece, si sentì scosso dopo aver scrutato con attenzione gli occhi della ragazza. Decise di lasciarla andare. Lei chiuse gli occhi spaventata e quando li riaprì, il ragazzo era ormai sparito.

Quando Filippo Fanti (in arte Irama) entra a far parte di Amici non solo porta nella scuola se stesso e le sue canzoni ma anche la sua anima, i suoi scheletri nell'armadio, l'isola che gli è cresciuta dentro insieme a lui, i suoi ricordi, la sua anima tormentata da tanti eventi della sua vita che lo hanno sconvolto ma che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Entrando nella scuola conosce Einar, un ragazzo cubano con l'accoppiata di occhi e sorriso più dolce che abbia mai visto nella sua vita e in lui ci si rivede, ci si immedesima, ci si perde. Le loro storie si intrecciano e si mescolano, e insieme riescono a tornare sui propri passi per recuperare ciò che hanno lasciato indietro, per poi poter proseguire e andare avanti senza più ombre e senza più paure. Per poi poter proseguire e andare avanti, chissà, magari insieme.

(questa storia è in REVISIONE) Si chiamava solamente Aurora. Lucente e misteriosa come l'aurora boreale. Colma di insicurezze e poche certezze. Piena di delusioni e poche soddisfazioni. Si chiamava Aurora. Aurora e basta. Semplice a modo suo, complicata come nessuno mai. Aurora e basta. E un giorno incontrò l'amore. Il vero amore... quello semplice, senza pretese, con la sola paura di potersi perdere e di non ritrovarsi mai più. 96 in #FANFICTION il 13/04/2018? 83 in #FANFICTION il 14/04/2018? 41 in #FANFICTION il 17/04/2018? 36 in #FANFICTION il 18/04/2018? 30 in #FANFICTION il 19/04/2018? 25 in #FANFICTION il 21/04/2018? 23 in #FANFICTION il 22/04/2018? 22 in #FANFICTION il 23/04/2018? 15 IN #FANFICTION IL 24/04/2018? 12 IN #FANFICTION IL 27/04/2018? 11 IN #FANFICTION IL 30/04/2018? 9 IN #FANFICTION IL 04/05/2018 ? 2 IN #FANFICTION IL 06/05/2018?

Anch'io, come lui, ho scritto la mia prima canzone a sette anni e anch'io, come lui, adesso non la ricordo neanche più. Com'è che cantava Silvestri? "Le cose che abbiamo in comune sono 4850". Ecco. Forse non proprio 4850, ma io e Irama, più ci credevamo diversi, più invece scoprivamo quanto fossimo simili. Abbiamo sfatato il classico mito de "gli opposti si attraggono", abbiamo trascorso notti intere a guardare il cielo dopo la tempesta, a bere litri di birra e a scrivere canzoni, a volte dedicandocele, senza nemmeno saperlo. Abbiamo trascorso notti intere a piangere, a ridere, a condividere silenzi e a guardarci in attesa di un bacio che poi non è stato soltanto un bacio. CLASSIFICHE • Domenica 05/08/18 #1 filippomariafanti • Martedì 29/08/18 #1 amici17

Storia dai contenuti forti, leggete con prudenza. Milano. Rolex è una ventenne cresciuta in un ambiente familiare tragico. La ragazza non ha mai avuto vita facile, neanche nelle relazioni con altri uomini e si è sempre sentita sbagliata e un perfetto disastro in tutto. Il suo carattere molto timido ed impacciato, poi, non le è mai stato di grande aiuto ma dentro sé stessa rivelerà di avere una forte purezza d'anima ed una profondità invidiabile a chiunque. Per quanto cercasse di sforzarsi nel migliorare, capirà ben presto che il suo modo di essere per qualcuno diventerà così importante da farla sentire rara e preziosa come un potente diamante grezzo. Ad aiutarla, sarà un ragazzo dagli occhi di ghiaccio che le farà scoprire i lati più intimi e preziosi della vita e le darà la forza di diventare una vera e propria combattente di vita. Questo ragazzo si chiama Filippo, il cui nome d'arte "Irama" darà un forte impatto alla ragazza, salvandole la vita in un momento di forte decadenza. Ma cosa succederà quando Rolex riuscirà ad incontrare quell'artista che tanto stimava? Lo scoprirete solo leggendo!