Simone è uno youtuber che fa principalmente vlog in cui racconta la sua vita, ma un giorno decide di portare un videogioco e il famoso streamer/youtuber Manuel lo accusa in live di averlo copiato. Tra i due inizierà a esserci una forte rivalità pubblica (e privata), per questo le loro social media manager, Laura e Chicca, con qualche aiuto, dovranno risistemare le cose. Come andrà a finire tra Simone e Manuel?

«Te conviene sta' fermo che non voglio passare 'na giornata al pronto soccorso.» «Se non ti stai zitto te la faccio passare io una giornata al pronto soccorso.» e Manuel ride, continua a ridere. «E non ridere Manuel.» continua Simone. Semplicemente piccoli frammenti della loro quotidianità; tra risate, litigi, gelosia, lacrime, piccoli gesti, notti insonne, cose dette con la voce impastata dal sonno, con l'adorazione negli occhi, con la delicatezza che riservano solo all'altro e un amore che si costruisce e diventa più forte giorno dopo giorno. (i vari capitoli non sono collegati tra loro!)

Manuel vorrebbe essere ancora in tempo per tante cose, anche se a volte sembra di non poter più fare niente. Una porta chiusa o socchiusa, non riesce a vederne la differenza. Sa solo di volerci entrare.

"Famme capí, te sai parlà n'altra lingua e io n'ne sapevo niente?"

Tra la malattia di suo padre, la partenza di Mimmo e Manuel sempre più distante, Simone ha vissuto un anno che di sicuro lo ha visto crescere e diventare un uomo, ma che ora vorrebbe solamente dimenticare. Così alla fine della scuola decide di partire per Glasgow con sua madre e lasciarsi tutto alle spalle, ma Manuel al contrario non è ancora pronto a lasciare andare lui.

Una canna, una piscina vuota, Jacopo, Tokyo e una dichiarazione d'amore che finisce con tanti baciotti.

one-shot sui due fessi perché sono provata dalla fine della seconda stagione e avevo bisogno di dare giustizia a munufe bisexual king. ho fame di te ho fame dei biscotti col tè e della tua indifferenza

[Simuel] Dal Testo: "Il motivo per cui detestava tornare a Roma, colui che gli riempiva l'animo di ripensamenti e turbamenti ad ogni rimpatriata; la ragione che lo faceva desistere dal rimettersi sul treno ad ogni ritorno al nord. Il suo equilibrio racchiuso nel rapporto più squilibrato che avesse mai instaurato, descritto minuziosamente da quegli occhi, grandi, giganti, che per il suo cuore continuavano ad essere il migliore dei mondi di Leibniz."

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"So Manuel, comunque." dice, allungando la mano verso di lui. Simone abbassa lo sguardo sulla sua mano, e forse rimane a fissarla un po' troppo a lungo. "Ao!" lo richiama Manuel. Simone si disincanta, annuendo, e gli stringe la mano. "Simone." risponde, accennando un sorriso.