[COMPLETA] Non ho mai capito l'amore, ho solo 17 anni eppure lui mi fa sentire qualcosa che non avevo mai provato prima d'ora. Mi ha stravolto la vita ma non ho ancora capito se in meglio o in peggio. So solo che senza di lui io non sono niente. (Allison) Non ho mai creduto nell'amore. Sono tutte stupidaggini, ma quando ho incrociato i suoi occhi ho capito che non sarei più riuscito a starle alla larga, chiamatelo amore o come diavolo vi pare ma so solo che senza di lei io non sono niente. (Luke)

IN TUTTE LE LIBRERIE Storia vincitrice italian writers award 2017 categoria "Best Popular story" "C'era una cosa che avevo sempre saputo: non sarei mai potuta essere la protagonista di una storia" In cui una ragazza sarcastica (parecchio), melodrammatica (è uno stile di vita) e nerd (è la sua essenza), vede la sua vita rovinata da un egocentrico (il più delle volte), cavernicolo (senza ombra di dubbio) giocatore di football con il quale è costretta a vivere sotto lo stesso tetto. "Vedrai, ti piacerà! Suo figlio ha la tua stessa età, sai? È il capitano della squadra di football!" mi aveva detto mia madre prima di trasferirci nella casa del suo nuovo compagno. Come se ad una come me potesse interessare qualcosa del football o, peggio ancora, dei giocatori di football che non degnerebbero quelle come me di un'occhiata neanche se fossimo gli ultimi esemplari femminili rimasti al mondo. Ma allora non immaginavo che avrei vissuto costantemente in presenza di un quarto di squadra di football in casa, o forse dovrei dire quattro cavernicoli con un ego di gran lunga superiore alla norma e con il tipico fascino da cattivo ragazzo che tanto fa impazzire le liceali, ma non di certo me. E men che mai avrei immaginato che, dopo un po', avrei iniziato ad affezionarmi a loro. Giusto un po'. ATTENZIONE: sono presenti scene di forte sarcasmo. All'inizio la storia può sembrare cliché, ma se non vi fermate a giudicare solo i primi capitoli capirete che non lo è affatto. Highest rank: #1 in Storie d'amore

Vincere il bando Erasmus non è certo un'opportunità da perdere per Clotilde. Nonostante tutti intorno a lei continuano a ripeterle di non partire, lei ha deciso: riuscirà a chiudere la sua straripante valigia e salirà sull'aereo che la porterà ad Amsterdam. In fondo cosa mai potrebbe capitarle? Ha letto ogni guida turistica in circolazione, ha studiato i vocaboli base per la sopravvivenza e Mindy, la sua migliore amica dei tempi delle elementari, le ha offerto di stare da lei. Nulla potrebbe andare storto! Peccato che Mindy non le abbia parlato degli altri coinquilini; in particolare di Josh: il ragazzo insopportabile che in quel momento se ne sta sdraiato in boxer sul divano, con una canna tra le labbra e un'aria da sbruffone! Tra di loro l'odio è a prima vista. Mentre lei lo cataloga subito come un Dongiovanni drogato, lui la identifica come un'altra stupida principessa viziata; e di principesse viziate Josh ne ha piene le scatole! Gli ricordano una vita che si è lasciato alle spalle e alla quale non ha intenzione di ritornare. Vive ad Amsterdam da tanti anni, ormai, con Mindy, l'amica migliore che si possa desiderare. Ha un lavoro che ama, al quale si dedica con costanza e dedizione, ha i suoi allenamenti di boxe con Jereon, il suo coinquilino, ed Ares vive a pochi passi da lui. Una "Cenerentola" in soffitta non è certo nei suoi piani! Clotilde però non è affatto una principessa. È una ragazza con la testa sulle spalle, razionale quanto una formula matematica, con radicate convinzioni a farle da scudo e un passato che non può più scalfirla. Essere etichettata da Josh non le piace per niente, così come non le piace lui. Ma quando rientrando a casa lo trova sul divano ridotto uno straccio decide di prestargli soccorso. Alla fine cosa c'è di male nell'aiutare un nemico? Niente, a parte il fatto che per Josh cambia tutto. Se si fosse sbagliato? Se non fosse solamente una ragazzina viziata? AVVISO: Il libro completo lo trovare su Amazon dal 14Dice