Cosa penseresti se ogni settimana, dopo dieci anni di silenzio, il tuo primo amore ti recapitasse in qualunque modo, una poesia o un racconto dedicato a te? Cosa faresti di quelle poesie, le leggeresti? Quei racconti li vivresti davvero col cuore oppure sarebbero solo il dolore di una perdita? Parleresti con lui/lei?, accetteresti questa invasione alla tua nuova vita?, vi sarebbe spazio al perdono e alla comprensione o l'acredine, la ruggine del tempo, hanno ormai compromesso ogni dialogo, ogni parola, ogni frase che si potrebbe aggiungere a quel racconto? Il passato non si può dimenticare e nemmeno il primo amore... Vi prego, per poter apprezzare appieno l'opera nella sua completezza, di non saltare da una sua parte ad un'altra: vedetelo come un romanzo in poesie e seguite la cronologia delle settimane che troverete nei titoli. Buona lettura.

Il delitto di un feticista coinvolge l'ispettore Connie Santino in un complicato caso di omicidio. La vide seduta, nella penombra, vicino alla finestra. "Ho un regalo per te!". La figura non rispose. Mark accese la luce e si avvicinò alla persona seduta. "Almeno tu sorridi, non ti lamenti, non fumi e non scopi ogni animale che passa!". La figura non rispose e d'altra parte non avrebbe potuto: davanti a sé Mark aveva una bambola, grandezza naturale, cinque piedi e quattro pollici. Una donna senz'altro, bianca, bionda, pelle morbida, seni e fianchi prosperosi ma non esagerati. Completa. Completa di tutto. L'ideale per un feticista arrapato. E costosa, questo sì, costosa. Del resto se lo poteva permettere, l'importante era il risultato.