Il 21 dicembre 2012, data gregoriana che coincide con la fine del tredicesimo ciclo (baktun) del calendario maya, detta scalpore e terrore in tutto il mondo. Prima di raggiungerla nasce il timore della cosiddetta "trasformazione spirituale", o addirittura l'Armageddon, degli alieni, della guerra nucleare, tant'è vero che la teoria del complotto dilaga online e raggiunge picchi di consenso inimmaginabili. Allo stesso tempo, orde di scienziati si prodigano in interviste e articoli che gonfiano la cerchia degli scettici, sostenendo come quella dei numeri palindromi sia solo una curiosa coincidenza. A settembre, pochi mesi prima del boom irreversibile, la psicosi di massa è sul punto di scemare grazie anche a geologi, astronomi e storici, che si accodano per placare gli animi e rassicurare gli uomini sul loro destino, comparendo in televisione come un sostegno continuo. Tuttavia è nello stesso mese che gran parte della popolazione non vaccinata contrae l'influenza stagionale e cade nel panico. Nessuno può più frenare la fantasia, i social, la diffusione di fake news: "un virus da laboratorio, la popolazione che deve diminuire, un trasferimento sul pianeta più vicino", dicono i più fantasiosi, "vogliono distrarci dalla politica con le scie chimiche e salire al governo", sostengono altri, "è la punizione divina che meritate", chiariscono i vaccinati e superstiti. Qualcuno, forse per caso, ha indovinato cosa sta per succedere prima di Natale. A ragion veduta, non è vissuto a lungo.