Martijn Garritsen, otherwise known as world famous DJ, Martin Garrix, has been placed on a one year break by his label Spinnin Records and his parents to get his act together after excessive partying, underage drinking and everything else that goes along with clubbing every night. He's expected to go back to school and finish the degree he started in music production. Martin is sent to America to live with the Lorden's and get his life back on track. Zoe Lorden is the youngest of the family and the most ambitious. At 18, she's ready for Harvard Law School. She has a plan and a purpose for her future and nothing will get in her way. Well. That was until she met Martin.

Charlotte è di Amstelveen (piccola cittadina dei Paesi Bassi). C'era un ragazzo che viveva vicino a Lei,Martijn Garritsen: occhi verdi,capelli castano chiaro e abbastanza basso. Si rese conto di iniziare a provare qualcosa per lui all'età di 12 anni. Ormai sono passati 5 anni e lui è diventato Martin Garrix,il dj più amato del momento. Ma lei prova ancora dei sentimenti verso di lui che lei definisce "amore". I messaggi, i problemi , I baci , le delusioni. "Il fumo uccide,la distanza di più." #2 in classifica

Ogni cosa ha un senso. Quando mi trasferii in America, non mi sarei mai aspettata di andare a vivere davanti casa di un casinista. Martin Garrix. Bello, ricco, simpatico sotto gli occhi di tutti. Ogni sera c'era una nuova festa, e la mia casa veniva presa di mira per i suoi stupidi scherzi. Ma solo io conoscevo un lato di lui che nessuno riusciva a vedere. Era solo, e nella sua villa regnava il silenzio. ••• "Martin." Sussurro. "Dimmi, Brooke." Dice stringendomi forte a se, continuando a fissare il cielo stellato. "Ora, standoti a guardare, mi sono accorta che il silenzio è la melodia piú bella che tu abbia potuto creare." {Preso dall'ultimo capitolo}

Quello stupido ragazzo, da dietro al bancone, mi guardava con i suoi occhi di ghiaccio. E continua a fissarmi. "Qualcosa non va? Che ho in faccia?" gli domando "No, nulla Eveline, solo che hai un viso familiare. Somigli a qualcuno che ho già visto" E così la nostra conversazione improvvisata finisce nell'imbarazzo.

Certo che ci vuole coraggio ad andare in giro con una gonnellina rosa confetto, penso io. D'un tratto lei si volta, guardando nella mia direzione e uscendo da quell'edificio che più che una scuola sembra un castello macabro. Anche se per andare in quell'orribile posto i suoi genitori avranno pagato 10000 euro all'anno... Però... Lei mi sembra un po' soffocata da questo ambiente. Non è fatta per l'eleganza e il Bon ton quella ragazza....