A causa di un video erotico che Andreas posta per errore su Internet, Mika vive un brutto periodo di odio da parte dei suoi fans. Nonostante tutto, il guaio si risolve ma fra Andy e Mika c'é solo una scintilla che non vuole scoccare. Per capire la loro situazione, decidono di vedere una terapista di coppia che faccia loro capire che grande dono sia il loro amore. Ma questa psicologa, Audry Parkinson, é alquanto bizzarra...

"Ho sbagliato tutto. Il fatto è che io ti amo e tutti questi dubbi sono dovuti a quello. Ti prego Mika, non devi assolutamente credere che per me questa notte sia stato solo un errore. Io lo volevo più di chiunque altro a questa terra solo che... uff, sono un disastro" "Shh." Gli tappai la bocca con un bacio. "I get this feeling I can't miss, your getting harder to resist"

SEGUITO DI YOU MADE ME. Dal testo: "-Perché ridi?- gli chiese il riccio, sorridendo leggermente. -Perché tu sei completamente pazzo!- e così dicendo il biondo si alzò dalla sedia per controllare il cibo sui fornelli. Mika osservò ancora per un attimo quella lettera, riflettendo di nuovo sulla proposta; Andy però, inconsapevolmente, gli aveva appena dato un ottimo motivo per accettare. -Dici che è una cosa pazza, eh?- chiese quindi al biondo. -Assolutamente sì- confermò il ragazzo, tornando a sedersi accanto a lui. Mika alzò gli occhi alla ricerca delle iridi color del cielo del compagno e quando le incontrò sorrise. -Allora se è una cosa pazza, la faccio!- dichiarò, prendendo infine la sua decisione con un’alzata di spalle. Andy lo guardò, sbarrando gli occhi. -Mika, ma davvero lo farai?- -Sì!- confermò convinto il cantante, annuendo freneticamente con la testa –Perché non dovrei? Ho detto no a troppe cose in quest’ultimo periodo-"

Cosa fai quando tua madre si innamora di nuovo e tu te ne accorgi? Lo rifiuti, perché il ricordo di tuo padre è troppo grande? Oppure cerchi di sopportare, perché lei è l'unica cosa che ti è rimasta? E cosa fai quando anche tu ti innamori, ma sai che le circostanze sono sbagliate? "Tutto ciò che vuoi sta dall'altra parte della paura" -Tu ci credi al destino?- -Intendi il fatto che possa esistere qualcosa che ha già deciso le nostre vite?- -Sì, qualcosa del genere. Tu ci credi?- -No, non ci credo. E tu?- -Io nemmeno. Però sto cominciando a pensare che il nostro incontro sia frutto di una decisione già presa- -Perché pensi questo?- -I nostri genitori. E quel giorno di Luglio..- "Forse hai ragione. Forse era destino che mi innamorassi proprio dell'unica persona che non posso avere" -Ti fai troppe paranoie- •Mikandy

"Io ti odio, mi stai rovinando la vita e non capisco cosa ti abbia fatto. Perché non mi lasci semplicemente in pace?" Per entrare in paradiso devi prima passare dall'inferno. Questo Michael non lo sapeva, ma imparò a sue spese cosa significano quelle poche parole. Gli ultimi anni di scuola sono sempre i più difficili e nemmeno lui poteva immaginare che sarebbero andati ancora peggio. Tutti abbiamo un angelo custode, chissà che forse Michael in quegli anni avrebbe imparato a conoscere il suo. •Mikandy

IN REVISIONE E ci fu ancora uno di quei momenti in cui si fissarono negli occhi, senza dire niente; un altro lungo silenzio. Senza saperlo si stavano guardando negli occhi entrambi alla ricerca di una risposta alla stessa domanda silenziosa, che nessuno dei due aveva il coraggio di fare. E fu senza quasi rendersene conto che entrambi avvicinarono il volto a quello dell'altro. -M-Mika, siamo in mezzo ad una str...- -Dimenticalo. Non ti sbagliavi- Non lasciò ad Andy il tempo di pensare e appoggiò le sue labbra su quelle del ragazzo, dimenticando completamente il mondo intorno a sé.

Andy si prese il viso tra le mani e appoggiò la fronte al muro. Mika, dietro di lui, si passò una mano tra i capelli, ancora imbarazzato. -Beh, sai…- -Non dire una parola, Mika, sto cercando di dimenticare- lo zittì Andy, alzando una mano in segno di avvertimento. Mika sorrise, ma fu ben attento a non farsi vedere da Andy. -Magari ti ha creduto… era una buona scusa- suggerì esitante il libanese. Andy si voltò, osservando il compagno ancora una volta. Se per caso sua madre avesse notato la camicia malamente sistemata da Mika, non poteva di certo non aver notato qualcos’altro. Il greco quindi si limitò ad alzare un sopracciglio, scettico. Mika osservò se stesso e poi Andy, capendo perfettamente i pensieri del compagno: -O magari no- aggiunse in un altro sussurro, scompigliandosi nuovamente i riccioli.

Dal primo capitolo: "Io mi chiamo Michael Holbrook Penniman Junior e ho nove anni. Porto lo stesso nome del mio papà, ma a mamma non è mai piaciuto il nome Michael! Allora quando io sono nato ha fatto un accordo con papà: mi sarei chiamato ufficialmente Michael, ma poi tutti mi avrebbero chiamato Mica. Solo la nonna mi chiama Michael. Dice che chiamarmi "sacchetto di plastica" non le piace. Sì, perché Mica in arabo vuol dire proprio quello e la nonna è libanese. Anche io sono libanese e anche la mia mamma lo è"

RACCOLTA DI ONE SHOT Ho scritto per il momento sei storie brevi, sempre con protagonisti Mika e Andy, ispirate ad alcune canzoni di Mika. Ho deciso di pubblicarle anche qui e di fare una raccolta. E' una raccolta che rimarrà sempre aperta, sono storie che mi vengono in mente così, a caso, magari quando ascolto una canzone e non escludo che ce ne saranno altre oltre queste sei! A parte per queste prime storie già scritte, quindi, poi non ci sarà un aggiornamento regolare, dipende da quando arriva l'ispirazione! Buona lettura.