Ciaooo. Io adoro la storia dei Malandrini e quindi qui scriverò one-shot inventate da me, humor e headcanons trovate in giro, curiosità, domande e molto altro, su tutto il mondo di Harry Potter e dei Malandrini. -Caroool

Salve, a tutti. Qui descriverò la storia dei malandrini a partire dal 1° anno. So che molte cose non sono vere ma appunto è fanfiction, mentre altre cose sono prese dall'opera originale(vorrei creare uno yaoi tra la bellissima wolfstar siriusxlupin voi che ne pensate?). Non correggete gli errori amo follemente la saga e so tutto a memoria quindi so che molte cose non sono vere :) Spero commentate però in opinioni positive o negative, è un pò lungo raccontando tutti gli anni ma spero che vi piace. Aggiornerò un pò alla volta. grazie a tutti :)

"I Malandrini non finiranno una volta che ci saremo laureati." continuò James con un tono più serio, non rivolgendosi solamente a Remus, ma anche a quella paura che si era instaurata di recente nelle loro menti, riguardo a cosa sarebbe stato di loro una volta fuori dalle mura di Hogwarts. "Siamo una famiglia. Lo abbiamo già dimostrato parecchie volte, no? Noi siamo per sempre. Inarrestabili. Noi siamo infinito." La storia completa dei Malandrini, dal 1 settembre 1971 al 31 ottobre 1981. *** Questa è una traduzione, la storia è stata scritta da WolfstarPups90 che mi ha gentilmente concesso il permesso di tradurla.

Il ballo di fine anno per gli studenti del 7º anno è oramai arrivato, tutti sono molto agitati e nervosi. La Sala Grande è stata allestita con i colori delle quattro Case, ed ogni studente si è trovato un compagno per ballare. Così ha fatto anche James Potter: ha invitato la sua ragazza che ama, ovvero la mezzosangue Lilian Evans. E poi una piccola piccola one-shot Wolfstar!

E lui poteva appendermi a testa in giù tutte le volte che ne aveva voglia, ma questo non sarebbe mai cambiato. Perché Lily sorrideva a me e non a lui. ~ Severus Piton [...] "Attenta, Evans. Volevi cavarmi un occhio?" "Non negherò che mi arrecherebbe un grande piacere mutilarti, Potter," ammetto immediatamente, abbassando la bacchetta: tanto non esistono incantesimi in grado di bloccare la sua idiozia. "Anche se io inizierei dalla lingua, così magari staresti zitto." Tagliare la lingua ad una persona non è un'azione pulita, ne sono sicura: dev'essere coinvolto un sacco di sangue e ci sarebbe di mezzo anche della saliva e sarebbe appropriato indossare dei guanti protettivi, anche se la plastica renderebbe il tutto ancora più scivoloso e disagevole. Il fatto è che essere la persona a cui la lingua viene tagliata dev'essere ancora peggio e nessuno sano di mente la riterrebbe un'esperienza piacevole, ma ora io ho detto lingua e Potter sta sorridendo sornione, quasi sopraffatto dal bisogno di replicare. Non riesce a credere che io abbia detto lingua davanti a lui e nemmeno io ci riesco, perché è stato davvero un errore da principianti e mentre Potter si sporge verso di me, scoprendosi ulteriormente, incrocio rassegnata le braccia al petto con un sospiro. "Tutto quello che ho sentito, Evans," Potter scandisce bene le parole, enfatizzando ogni movimento delle labbra come a prolungare questo momento il più possibile. "È che la mia lingua ti arrecherebbe un grande piacere." "Sì, lo so, Potter. C'era una mutilazione di mezzo che il tuo cervello ha censurato, ma è ok, non è colpa tua se sei nato così: non ti arrivava abbastanza ossigeno quando eri nel pancione o qualcosa del genere."