Una ragazza. Un gruppo. La sopravvivenza e la libertà. Le minacce e i pericoli della città, delle persone vive e dei morti. Prova a sopravvivere.

Mi sono sempre chiesta come sarebbe stata la mia vita con un'apocalisse di zombie. Terra è all'apparenza una timida ragazza, con un enorme cotta non corrisposta per il ragazzo della classe accanto, però tutto verrà messo in secondo piano dalla notizia al telegiornale più spaventosa che potesse mai sentire. L'apocalisse zombie era iniziata. Con un oscuro segreto alle spalle, dovrà sopravvivere con le sue sole forze finché non incontrerà persone "speciali" quanto lei, fra le quali un ragazzo che le faceva battere il cuore da molto tempo.

~Tratto dalla storia: "Dopo quella volta ho sempre il timore che ti accada qualcosa. Ho il timore di perderti" ammette abbassando la testa per non incontrare i miei occhi, luccicanti per via delle sue parole. "Daryl hey, non mi perderai, te lo prometto" dico, dandogli un bacio sulla guancia. In America le cose si sono messe decisamente male. Le città sono state invase da esseri mangia uomini: i vaganti, detti anche zombie. Una ragazza affronta ogni giorno sfide complicate, incontrerà poi un gruppo alla quale si unirà e sarà proprio lì che incontrerà la persona che gli manderà affanculo il cervello.

I ricordi, i rimorsi, il passato sono tutte cose che mi caratterizzano. Sono le mie paure, quelle più profonde e personali. Ho perso fiducia nelle persone, forse non l'ho mai avuta. Scappare sembra l'unica soluzione a tutto. Scappiamo dai ricordi, dalla morte, dai vaganti o da qualsiasi cosa che ci renda difficile continuare a sopravvivere. Io scappo dalle persone, in più di in occasione mi hanno fatto capire che l'umanità è solo un lontano ricordo, i vaganti non sono gli unici mostri a dominare questo mondo. Quando quel giorno lui mi trovò provai un forte senso di inquietudine nei suoi confronti, mi spaventava senza che ne avessi un motivo. Quel suo modo di guardarmi con quegli occhi cristallini era davvero particolare, mi capiva quando nemmeno io ci riuscivo. Si prese cura di me in ogni modo, con ogni sguardo, ogni gesto ed ogni singola parola. Lentamente mi stava salvando dalle mie paure, dai ricordi che così facilmente tornavano alla mente e da me stessa. Cercai più volte di mantenere le distanze con lui ma era impossibile, solo guardandomi riusciva a farmi confessare ogni mio segreto più oscuro. Prima dell'apocalisse pensavo che non sarei diventata niente, che a nessuno sarebbe importato di me e che se fossi semplicemente scomparsa sarebbe stato meglio per tutti. Lui mi fece cambiare idea, per lui ero importante, ero qualcuno. Nonostante il mio pessimo carattere riusciva sempre a trovare qualcosa di bello in me, in tutte le occasioni sapeva come comportarsi e ogni volta che avessi avuto bisogno lui sarebbe stato lì per me. In un mondo dominato dai morti chi l'avrebbe mai detto che io avrei ricominciato a vivere?