Le divine storie di Rick Riordan ri-raccontate da una scema a caso. ATTENZIONE: storia ad alto contenuto di deficienza. Sarà possibile trovare, non necessariamente in quest'ordine: -Battute squallide -Nomi italianizzati e parodie idiote -Opinioni very molto impopolari su alcuni personaggi/ship -Cretinate varie ed eventuali

William Herondale apprezzerà questa guida, è tutto

{FierroChase} Another italian flashfic about one of my favorite ship, Magnus Chase and Alex Fierro. I hope you like it because I just finished the 'Ship of the dead' and I.Had.to write another story about these two puppies!

118 words. ~FierroChase~ My new OTP, one of my favorite ones. I hope you like it.

Nico Di Angelo: Un ragazzo perennemente imbronciato, con un'infanzia complicata. Tutto per lui è attaccato a un filo, il filo di sua sorella Bianca, e tocca a lui farla tornare a sorridere. Will Solace: Un ragazzo solare e amichevole, che pensa agli altri prima che a sé stesso. Lui è ferito dentro, ma il suo sorriso bianco nasconde più di quanto si possa immaginare. Tutto scoppia durante i terribili incubi che occupano le sue nottate. Nico riuscirà a guidare Bianca verso la luce? Will sarà la chiave? (MOMENTANEAMENTE SOSPESA) storia scritta in collaborazione con @lidiolai

In revisione "Look, I didn't want to be a Halfblood..." Ecco alcune one shots sui personaggi delle saghe di Rick Riordan! Per quelle riferite a Percy Jackson: alcune sono state scritte prima dell'uscita delle Sfide di Apollo. ~24/06/2018: 10k e 1^ classifica Percy Jackson ~31/07/2018: 20k ~16/09/2018: 31k ~12/11/2018: 40k ~26/01/2019: 50k ~28/03/2019: 60k ~15/06/2019: 70k ~18/08/2019: 80k ~06/01/2020: 90k ~12/04/2020: 100k

Salve, semidèi carissimi! Eccomi qui, colma di pazienza e antipatia, pronta ad elencare tutti i cliché e le cose particolarmente esilaranti che ho rilevato leggendo alcune fanfiction su Percy Jackson. (Va preso tutto con ironia) ((Con estrema ironia)) (((con infinita ironia))) ATTENZIONE: Utilizzerò un linguaggio diretto e schietto senza badare ai formalismi, non adatto a persone rompicojoni. Non venirmi a dire "Eh, ma usi troppe parolacce!", perché vi risponderò con altrettante parolacce. ATTENZIONE 2: Con questa storia non voglio calunniare nessuna delle fanfiction presenti su questa piattaforma, per quanto esse possano essere discutibili. Se un tema a voi caro o una vostra storia (nonostante io abbia volutamente evitato di citare delle storie non di mio gusto) verrà nominata nel corso dei capitoli, non prendetela sul personale perché non è mio intento offendere la vostra persona. Favoriamo il dibattito insieme!

Annabeth ha diciotto anni ed è una ragazza come tutte le altre, forse un po' riservata, forse un po' cauta. Certo è che non sente di meritarsi ciò che le accade quella sera. Il trauma subito è così profondo che non riesce più a sorridere, a ridere, e sicuramente non riesce a vivere. Nessuno sembra in grado di aiutarla ad uscire da quella bolla di indifferenza in cui è rimasta intrappolata. Due anni dopo Annabeth non è diversa da quella maledetta sera, e il padre, l'unico uomo di cui lei si fidi ancora, non riesce più a vederla riversa in quello stato. Così convince la figlia a partire per il Brasile in veste di insegnante, ed è così che la ragazza fa una promessa a sé stessa: nulla avrebbe dovuto rinvangare il suo passato. Annabeth però non sa che la scintilla perduta è proprio dietro l'angolo della bella Rio, mascherata da un ragazzo da cui sente di dover stare lontana, dei bambini che amano la vita più di quanto non dovrebbero, e un amore inaspettato, per nulla voluto, ma in grado di innescare il processo di rinascita inevitabile. ------------------------DAL TESTO------------------------ «Non voglio spaventarti, non voglio allarmarti e sopratutto non voglio metterti fretta. Accettalo e basta. È importante che tu ti prenda tutto il tempo necessario, ma ho l'urgenza di dirti che...» mormorò. E poi accadde, senza alcun preavviso. «Ti amo, Annabeth.» #288