𝚕𝚒𝚏𝚎.!
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From A to Z by _justabibliophile_
_justabibliophile_
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«Se osi anche solo fare l'idiota, mettermi in imbarazzo o spaventare gli studenti, hai finito di vivere.» sibila affiancandomi, mentre i primini finiscono di raccogliersi all'inizio delle scale. «Cerca di essere meno James Potter, per una buona volta.» «Non mi dire che mi hai preso per un bambino.» rido divertito, perché effettivamente "bambino" è uno degli insulti che Evans preferisce rivolgermi all'incirca da sette anni a questa parte. «Sarò impeccabile, dolcezza.» Ed è qui che mi rendo conto che Evans e io abbiamo indugiato un secondo di troppo nella nostra muta guerra di sguardi, mentre davanti a noi c'è una decina di ragazzini che ci osserva con gli occhi spalancati e vigili, rivolgendoci timidi sorrisi e occhiate eloquenti. Perfetto, che lo spettacolo abbia inizio. «Ciao a tutti e benvenuti a Hogwarts. Il mio nome è Lily Evans, mentre lui è...» «James Charlus Potter, Caposcuola, Capitano della squadra di Quidditch, nonché futuro marito della qui presente Lily Evans.»
Choose A Star (A Marauders Fanfiction) by PiccionaMalandrina
PiccionaMalandrina
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E lui poteva appendermi a testa in giù tutte le volte che ne aveva voglia, ma questo non sarebbe mai cambiato. Perché Lily sorrideva a me e non a lui. ~ Severus Piton [...] "Attenta, Evans. Volevi cavarmi un occhio?" "Non negherò che mi arrecherebbe un grande piacere mutilarti, Potter," ammetto immediatamente, abbassando la bacchetta: tanto non esistono incantesimi in grado di bloccare la sua idiozia. "Anche se io inizierei dalla lingua, così magari staresti zitto." Tagliare la lingua ad una persona non è un'azione pulita, ne sono sicura: dev'essere coinvolto un sacco di sangue e ci sarebbe di mezzo anche della saliva e sarebbe appropriato indossare dei guanti protettivi, anche se la plastica renderebbe il tutto ancora più scivoloso e disagevole. Il fatto è che essere la persona a cui la lingua viene tagliata dev'essere ancora peggio e nessuno sano di mente la riterrebbe un'esperienza piacevole, ma ora io ho detto lingua e Potter sta sorridendo sornione, quasi sopraffatto dal bisogno di replicare. Non riesce a credere che io abbia detto lingua davanti a lui e nemmeno io ci riesco, perché è stato davvero un errore da principianti e mentre Potter si sporge verso di me, scoprendosi ulteriormente, incrocio rassegnata le braccia al petto con un sospiro. "Tutto quello che ho sentito, Evans," Potter scandisce bene le parole, enfatizzando ogni movimento delle labbra come a prolungare questo momento il più possibile. "È che la mia lingua ti arrecherebbe un grande piacere." "Sì, lo so, Potter. C'era una mutilazione di mezzo che il tuo cervello ha censurato, ma è ok, non è colpa tua se sei nato così: non ti arrivava abbastanza ossigeno quando eri nel pancione o qualcosa del genere."