Verona 1978. Pandora, una giovane e famosa regista, vuole mettere in scena Romeo e Giulietta nella città in cui la tragedia è stata scritta. E ci prova con l'aiuto di Remus, Sirius, James, Regulus e tutti gli altri ragazzi. L'arte spesso, però, non racconta solo storie d'altri tempi. Per loro Romeo e Giulietta non è solo una tragedia da recitare su un palcoscenico, è la struttura stessa delle loro vite, delle loro storie, dei loro sogni. "James, mio caro, sono lieta di presentarti la tua Giulietta." James si guardò attorno confuso. Non c'era nessuna ragazza. Non era entrato nessuno nell'aula magna a parte Regulus. Regulus. Oh. James abbassò gli occhi sul ragazzino. "Sei tu." Mormorò James. Questa storia sembra più una jegulus, beh non è vero. Io sono wolfstar dipendente quindi forse sono addirittura di più le scene tra Sirius e Remus. Ho amato questa storia con tutta me stessa, spero possa dare a voi almeno un po' di quello che ha dato a me. La sto postando in inglese anche su ao3 se siete interessati. Buona lettura (;

Nuova Francia, 1665 Una folta schiera di uomini è accorsa a Québec da tutti i territori circostanti: sono venuti ad accogliere le «filles du Roi», donne nubili senza famiglia né denaro a cui il Re Sole ha pagato il viaggio e la dote nella speranza di ripopolare le vaste colonie francesi. Tra loro c'è Marion, una zitella sfigurata dal vaiolo che nelle colonie spera di trovare non tanto un marito, ma la serenità che la malattia le ha sottratto. Invece nel giro di poche ore si ritrova suo malgrado sposata a uno sconosciuto dai modi bruschi, che beve smodatamente e gode di pessima reputazione presso i suoi pari. Costretta ad abbandonare l'unica realtà che abbia mai conosciuto, Marion deve imparare a destreggiarsi tra i pericoli e le difficoltà della sua nuova vita, mentre le domande sul suo ombroso sposo aumentano... Ha davvero strangolato la sua prima moglie? Cosa stanno cercando di nasconderle i suoi servitori? E cosa li lega agli Uroni, gli indiani che tengono costantemente d'occhio la fattoria? *** Storia vincitrice dei Wattys 2021 ***

il titolo spiega tutto da solo DISCLAIMER: Questo libro è solo per farsi due risate, le storie mitologiche possono non essere precise al 100% quindi non grattuggiate i coglioni con precisazioni da so-tutto-io perché, ribadisco, questo libro è pieno di minchiate e opinioni personali che non devono essere prese sul serio.

Fanfiction ispirata dalla storia "Gli acrobati d'inverno", di @ElaineAnneMarley . In un gelido futuro postapocalittico, gli abitanti della città di Nilemouth sono divisi in classi sociali, in base alla ricchezza e al prestigio della propria famiglia. Carmen è un'acrobata del circo che vive nel Ghetto, il quartiere più povero e malfamato della città. La sua esistenza è stata sconvolta da Venice, petulante e viziata rampolla dei vertici della società, unitasi alla comunità circense per motivi a lei ignoti. La giovane sembra in una certa confidenza con Sivar Karev, il misterioso e affascinante domatore. Convinta che la rivale sia decisa a rubarle tanto le attenzioni dell'uomo per cui nutre una stima sconfinata, quanto il suo posto nello spettacolo, Carmen viene spinta a compiere un gesto sconsiderato, che rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa del circo.

**WATTYS 2018 WINNER** Camelie Venice Lambert ha tutto quello che una diciassettenne dell'era ultramoderna potrebbe desiderare: un corpo manipolato geneticamente che rasenta la perfezione, un chip bancario con plafond illimitato e un accordo matrimoniale con l'erede delle piantagioni Holsen, il ragazzo più popolare della New Hope Academy. D'altra parte, a Nilemouth, se non si è invidiati non si è nessuno. Peccato che basti un soffio di vento a far crollare persino il più solido dei castelli di carte. Nel giro di una settimana Camelie Venice Lambert si ritroverà invischiata con la comunità più losca di Nilemouth: il circo del ghetto. Ciò che scoprirà, tra spettacoli abbaglianti e intriganti amicizie, potrebbe rivelarsi molto più prezioso della vita artificialmente perfetta che si è lasciata alle spalle.