Estate del 1982. Marsiglia, Francia. Una data che Maxence e Axel non dimenticheranno facilmente. (volevo dire in anticipo che farò dei riferimenti alla serie TV in sè "Skam" e ad alcune parti dell'omonimo film "Call me by your name." La storia sarà chiaramente rivisita da capo dalla sottoscritta.)

"La mia ispirazione è la mia disperazione". Oh, andiamo, credete davvero che l'amore possa trovarsi tra delle pagine spiegazzate, un po' d'erba e dell'autoconformismo? Michael non sa che farsene della sua vita, e spreca tempo a bazzicare per le strade di notte cercando il suo fantasma tra le crepe dei marciapiedi. Luke invece cerca di respirare senza avere un attacco d'asma. (MUKE)

Il biondo gli era sempre sembrato terribilmente fragile, qualcosa sul punto di rompersi. Se solo avesse saputo che sarebbe stato lui quello che si sarebbe rotto. Inevitabilmente. Cosa avrebbe dato per un suo abbraccio, per tornare a sfiorarlo come prima. Gli sarebbe bastato questo: sfiorarlo. [...] Aveva accettato ormai da tempo quello stato di cose. Quella consapevolezza, che gli spezzava il cuore in una maniera disumana. Perché Michael sarebbe stato sempre allergico al suo tocco.

Un tentativo fallito di dichiararsi alla persona che gli piace e Hayden dovrà fare i conti con qualcosa... o meglio qualcuno che prenderà la sua vita mettendola completamente sottosopra.

"Sono un idiota, Isabelle, un fottuto vigliacco che non ti merita. Ma sappilo, l'ho compreso solo ora. Dopo tutto questo tempo, dopo tutti questi giorni passati ad amarti con ogni singola parte del mio corpo, sfiorando le tue labbra e carezzando la tua pelle, l'ho compreso solo ora. E ti prego di perdonarmi per questo. Prima di te non ero nulla. E Dio solo sa perché ti ho abbandonato". Appaiono anche i The Vamps