Midoriya ha sempre creduto di amare incodizionatamente Bakugo, tra le angherie di lui e le conseguenze che i suoi sentimenti suscitavano era rimasto all'oscuro di altre differenti realtà che avrebbero potuto salvarlo da ciò che credeva di sentire. Todoroki, per quel che valeva, avrebbe voluto aiutare quel suo unico amico che mai lo avrebbe guardato con diffidenza o impressione, se solo gli fosse stato permesso. ( probabili scene sessuali? forse bub) ( la fanfiction parla di una relazione boyxboy; se non vi piace non leggete thanx) ( au: normal life )

DISPONIBILE IN CARTACEO ED EBOOK. POTETE TROVARLA SU AMAZON O ORDINARLO IN LIBRERIA. Si odiano. Si fanno del male. Loro sono nemici senza benefici. Avalon e Julian sono un turbinio di emozioni contrastanti. Sono nemici da una vita; farli andare d'accordo è impossibile. Si odiano, si prendono in giro, si fanno dispetti a vicenda. Lei ha letto troppe storie d'amore ed è convinta di sapere già il modo in cui finiranno le cose. Ma non è così quando si tratta di Julian, capitano della squadra di football, l'unica persona che lei vorrebbe ammazzare, anche a costo di finire in prigione. In una famiglia un po' strana, con due fratelli gemelli che la fanno uscire pazza, una migliore amica dislessica, che finge di essere la figlia di Rocky Balboa e pensa che prendere le persone a pugni in faccia sia normale, un vicino di casa che le rende la vita un inferno, Avalon è costretta a fare ricorso a tutta la pazienza che le è rimasta, per riuscire a sopravvivere agli ultimi mesi di scuola. Nonostante l'odio tra i due, e nonostante la voglia di uccidersi a vicenda, l'unica cosa che sarà in grado di farli riavvicinare, sarà l'autocorrettore del cellulare. Tutto per colpa di una parola sbagliata. Avalon pensava che la sua vita stesse diventando troppo cliché, un po' come nelle storie d'amore che ha letto, finché non ha capito che in realtà la sua vita è come una tragicommedia e che lei come protagonista fa schifo.

Siamo nel 21 secolo con macchine, cellulari e inquinamento. Se volessimo essere più precisi, però, dovremmo dire che ci troviamo a Londra, dove abita una ragazzina dalla fervida immaginazione, grande sognatrice e amante dell'avventura.Si chiama Maggie, ed ha compiuto 16 anni da poco. Crede di essere diversa dalle sue coetanee che si sentono invece ormai parte del mondo dei grandi e questo semplicemente perché non le è mai importato di diventare adulta, anzi, le piaceva d impazzire la libertà e la spensieratezza che aveva da bambina. Ha sempre amato farsi raccontare la storia di Peter-Pan. Adorava immaginare di poter volare sfiorando le nuvole e combattere contro i pirati come un'abile spadaccina. Sapeva di essere cresciuta ormai e che quella era soltanto una storia che si raccontava ai bambini per farli addormentare la sera, eppure dentro di lei c'era ancora un barlume di speranza nel pensare che in fin dei conti un qualcosa di vero poteva pur esserci...